Segrate, P-38-La Gang, cancellata l'esibizione prevista alla tre giorni del festival musicale "Mi Ami 2022" che si terrà regolarmente
Inizialmente la performance del gruppo inneggiante al terrorismo rosso, P38-La gang, avrebbe dovuto svolgersi al Circolo Magnolia dell’Idroscalo dal 27 al 29 maggio. De Corato: «Un altro schiaffo ai familiari di vittime del terrorismo rosso e degli anni di piombo»

La copertina del disco con la Renault 4 dove è stato ritrovato Aldo Moro, a destra un fotogramma dell'esibizione di Reggio Emilia
Gli organizzatori del Mi Ami Festival di Milano hanno annullato il
concerto del gruppo P38 – La gang, che si sarebbe dovuto svolgere il prossimo
27 di maggio. All’inizio del mese la band si era esibita al circolo Arci Tunnel
di Reggio Emilia, con tanto di bandiere delle Br in bella vista e canzoni con
riferimenti al terrorismo rosso, come la Renault sulla quale il 9 maggio del 1978
venne ritrovato il corpo di Aldo Moro. Per quel concerto il presidente del
circolo reggiano, Marco Vicini, è stato indagato con l’accusa di istigazione a
delinquere in concorso con i quattro esponenti del gruppo musicale, di cui l’identità
era sconosciuta. Infatti nelle loro performance i rapper nostrani indossavano sempre il
passamontagna. Qualche giorno fa la Digos di Reggio Emilia ha dato un nome e un
volto ai membri, i quattro componenti della band che inneggia alle Brigate
Rosse, sono stati tutti identificati e denunciati per istigazione al
terrorismo. Al gruppo, che si definisce “collettivo
musicale artistico insurrezionale”, nei giorni scorsi, su richiesta dalla
polizia, e su disposizione della procura reggiana, sono state chiuse la
pagina Facebook e quella Instagram.
A contestare la prevista l’esibizione anche Gioventù nazionale Martesana,
che in un post social hanno fatto sapere che: «È inaccettabile che venga dato spazio a chi usa la
musica per far passare tali messaggi e speriamo che il silenzio
dell’amministrazione comunale di Segrate, sia dovuta a semplice ignoranza dei
fatti. Noi di Gioventù Nazionale Martesana lotteremo in tutte le sedi affinché
nel nostro territorio non si esibiscano fanatici del terrorismo».
«Se con le presentazioni dei libri di
due ex brigatisti come Barbara Balzerani e Renato Curcio, tra i fondatori delle
Brigate Rosse, a Milano pensavamo di aver visto tutto, ci sbagliavamo di
grosso. Infatti, è prevista l’esibizione della band, la P38-La gang, che
inneggia alle BR. Ormai questi pseudo artisti per avere visibilità le sparano
davvero tutte. Nonostante la Digos abbia identificato i 4 componenti, coperti
da passamontagna bianco, e siano finiti sotto indagine per istigazione al
terrorismo, reato per il quale rischiano pene fino a cinque anni, si preparano
ad esibirsi nel paese alle porte di Milano. Inutile dire che questo, come le
presentazioni dei libri citate, è un altro schiaffo ai familiari di vittime del
terrorismo rosso e degli anni di piombo. Addirittura, qualcuno di loro, che ha
avuto il coraggio di fare un esposto nei confronti di questa band, ha ricevuto
minacce di morte. È assurdo che si continui a tollerare chi esalta il terrorismo
rosso. Mi auguro fortemente che le istituzioni preposte intervengano vietando
lo svolgimento di questo vergognoso evento», così si esprimeva l’assessore
regionale alla sicurezza, immigrazione e polizia locale, Riccardo De Corato sull’argomento. A chiudere definitivamente le polemiche ci ha pensato l’Ufficio Stampa dell’evento
milanese che sentito telefonicamente da 7giorni, ha confermato che al Mi Ami festival 2022, la band P38-La gang non si
esibirà perché la direzione ha ritenuto che: «Non ci siano le condizioni». Infatti nel programma ufficiale
sul sito www.miamifestival.it, il
gruppo sovversivo emiliano non appare più nei concerti previsti dal 27 al 29
maggio 2022.