Producevano marijuana e poi la immettevano sul mercato: sei arresti

La droga, per un guadagno stimato di oltre 200mila euro al mese, era destinata ai mercati della provincia di Milano e del Pavese. Tra i fermati anche un 32enne di Carpiano

Erano in grado di produrre a ciclo continuo tra i 30 e i 40 kg di marijuana al mese, per un guadagno di oltre 200mila euro. Era questo il redditizio giro di stupefacenti allestito da una banda di 6 connazionali albanesi, di cui uno residente a Carpiano, sgominata dalla Squadra Mobile di Pavia mercoledì 17 marzo. Il sodalizio criminale aveva realizzato un sistema produttivo a livello “industriale” per la coltivazione della cannabis all’interno di un cascinale nelle campagne limitrofe a Pavia. Centinaia di lampade collegate abusivamente alla rete elettrica pubblica permettevano il riscaldamento delle piante, mentre attraverso delle cisterne veniva garantito l’approvvigionamento idrico. Tutte le coltivazioni, infine, erano dotate di un sistema sofisticato di videosorveglianza con telecamere che permettevano al gruppo di controllare le coltivazioni anche da remoto. All’interno di questa “filiera”, ciascun componente della banda aveva un compito ben preciso e definito. Dalle indagini è emerso che la sostanza stupefacente veniva venduta all’ “ingrosso” ad un prezzo che variava da 3 euro e mezzo a 5 euro per grammo. La droga così ottenuta era destinata alle piazze di spaccio del Pavese e della provincia di Milano.

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