Trasporto pubblico: arriva la tariffa integrata, ma il biglietto costerà 2 euro

La riforma, che coinvolgerà tutta città Metropolitana oltre alla provincia di Monza-Brianza, scatterà a luglio. Con lo stesso biglietto si potrà però viaggiare in 19 Comuni attorno al Capoluogo

Mercoledì 10 aprile l'assemblea dei soci dell'Agenzia di bacino ha approvato il nuovo sistema tariffario integrato per il trasporto pubblico locale, che partirà in via sperimentale a partire dal prossimo mese di luglio. A Milano scatterà quindi il tanto paventato aumento, con il biglietto che passerà da 1,50 euro a 2,00 euro. Tuttavia la riforma, che riguarderà tutta la Città metropolitana di Milano e la provincia di Monza e Brianza, porterà con sé alcune sostanziali novità. L’utilizzo del ticket di Atm a 2 euro, infatti, si allargherà ad altri 19 comuni attorno al capoluogo, i cosiddetti Comuni di Prima Fascia o Prima Corona (nel Sud-Est Milano figurano Segrate, San Donato e Peschiera). Inoltre il biglietto singolo si potrà usare più volte in metropolitana entro i 90 minuti di validità e il carnet da dieci corse potrà essere condiviso. L’abbonamento annuale, invece, resterà invariato e si potrà pagare a rate. Anche le agevolazioni per i pensionati, gli under 26 e per i disoccupati non saranno toccate. Il carnet mensile però aumenterà dell’11%, da 35 a 39 euro. 

«Come auspicavo si è deciso di individuare un percorso condiviso che ha condotto ad un sistema tariffario integrato degno delle aree metropolitane europee più avanzate – ha commentato Siria Trezzi, Consigliere metropolitano delegato ai Trasporti -. Con senso di responsabilità e coraggio si è dato seguito a quanto richiesto a gran voce da circa 150 Sindaci: giungere in tempi brevi a un sistema di tariffazione integrata per rispondere al bisogno di creare un sistema tariffario più equo e omogeneo nell’interesse dei cittadini. La rimodulazione delle tariffe per il trasporto pubblico - conclude - permetterà di offrire servizi migliori oltre che a integrare e portare a razionalità i diversi sistemi esistenti, rendendo protagonisti anche i cittadini che vivono nei comuni limitrofi a Milano».

Critica a riguardo Regione Lombardia, assente all’assemblea, che da sempre non vede di buon occhio l’aumento del costo del biglietto. Finché non si troverà un intesa col Pirellone, la tariffazione integrata non comprenderà quindi i treni di Trenord. Tuttavia, a riguardo, filtra un cauto ottimismo circa il raggiungimento di una rapida intesa. «La Regione non c'era al tavolo – ha aggiunto Trezzi - ma confidiamo che ci siano i tempi e le modalità per stabilite l'integrazione del sistema tariffario». Allo stesso modo Umberto Regalia, presidente dell’Agenzia di Bacino, afferma  che «In queste settimane abbiamo continuato a lavorare insieme e comunque finora non avevano mai partecipato alle assemblee. Confido che ci siano i tempi e i modi per partire già dall’estate con il passante ferroviario».

Estremamente polemica invece la posizione del "Comitato Atm pubblica": «L'integrazione tariffaria? Sacrosanta. L'aumento della tariffa? Il Comune ci deve spiegare perché, un'azienda che ha fatto 40 milioni di utili, dall'anno prossimo avrà bisogno di 50 milioni di euro in più dalle tasche dei cittadini».

Redazione Web 

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