Acquapark, il TAR conferma il buon governo del Comune di Pantigliate: respinto il ricorso dello Sporting Club Verona

Bando per la gestione del centro sportivo di via Marconi, la Corte in parte ha respinto e in parte non ha ammesso il ricorso contro l’atto dirigenziale comunale che decretava la decadenza per inadempienza contrattuale

A sinistra l'allora sindaco Claudio Veneziano con Enrico Cremonesi amministratore della Società Sporting Club Verona

A sinistra l'allora sindaco Claudio Veneziano con Enrico Cremonesi amministratore della Società Sporting Club Verona

«Abbiamo sempre agito correttamente e negli interessi dei cittadini di Pantigliate. Il Tribunale Amministrativo della Lombardia ci ha dato ragione su tutta la linea. I nostri uffici hanno agito al meglio. Ora ci rivolgeremo al giudice ordinario per eventuali risarcimenti». Queste le prime parole del Sindaco di Pantigliate Franco Abate che in qualità di vicesindaco aveva condiviso nello scorso mandato tutti i passaggi duramente contestati dall’opposizione: «In campagna elettorale – continua il primo cittadino - i nostri avversari avevano paventato scenari catastrofici spiegando ai cittadini che c’era il concreto pericolo che il nostro Ente dovesse risarcire lo Sporting Verona Srl. Questa sentenza spazza ogni dubbio».

La Quarta sezione del Tribunale Amministrativo della Lombardia il 5 luglio 2019 ha pubblicato la sentenza (In calce è possibile scaricarla) che respinge il ricorso della società che si era aggiudicata nel 2017 il bando per la riapertura del centro sportivo chiuso in seguito al fallimento della ditta Biffi Spa. La società bergamasca durante l'amministrazione Rozzoni (2004-2009) realizzò l'imponente progetto su trentamila metri di area comunale, con un project financial a lungo termine che non ebbe fortuna. La Corte ha ripercorso tutti i passaggi amministrativi che avevano portato gli Uffici comunali a dichiarare decaduta per inadempienza contrattuale la società sportiva di Verona per la mancata stipula del contratto definitvo e il mancato deposito delle garanzie previste dal disciplinare di Gara..
Alla fine i Magistrati hanno rienuto infondato e inamissibile il ricorso della Società controllata dalla Cohollding la finanziaria del Gruppo veneto che avrebbe dovuto investire 4 milioni di Euro per la riapertura del centro pantigliatese.

A questo punto si apre un nuovo capitolo, l’Amministrazione Abate si è impegnata a risolvere la questione al più presto: «Stiamo valutando tutte le opportunità – spiega Franco Abate -, abbiamo un tavolo di lavoro permanente aperto. Tenendo ben presente le finalità che guideranno le nostre scelte, che sono quella sociale e quella del rispetto del territorio siamo pronti a sentire le proposte di associazioni, privati e operatori del settore e di trovare una soluzione percorribilee sostenibile in meno di tre anni. Non ci precludiamo nulla. Se da una parte questa vicenda ci ha fatto perdere tempo per la riapertura,oggi facendo tesoro dell’esperienze passate, possiamo guardare al futuro con ottimismo e rispondere così alle esigenze dei cittadini di Pantigliate. Lo abbiamo detto in campagna elettorale - conclude Franco Abate -, e oggi lo ribadiamo ancora più decisamente».
Giulio Carnevale

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Scarica in PDF la sentenza del Tar del 5 luglio 2019

sentenza-del-5.7.2019.pdf