Colpi di pistola contro il portone di casa: è mistero a Pantigliate

Ritrovati i fori e le ogive delle pallottole conficcate. Si ipotizza un atto intimidatorio nei confronti di un’avvocato che ha lo studio nello stesso stabile, ma le indagini proseguono a tutto campo

Fervono le indagini dei carabinieri della Compagnia di San Donato, in collaborazione con i colleghi di Peschiera, per risolvere un “giallo” ancora avvolto nel mistero. La proprietaria 73enne di una villa situata nel centro di Pantigliate, infatti, ha trovato tre proiettili conficcati nel portone di casa, senza che nessuno avesse mai udito gli spari. Il preoccupante ritrovamento è avvenuto nella mattinata di venerdì 28 giugno, quando la donna è uscita di casa. La 73enne ha provveduto a contattare immediatamente il 112, che ha subito inviato in loco una pattuglia dei carabinieri: gli uomini dell’Arma hanno subito avviato le indagini di rito e svolto tutti i rilievi tecnici del caso. Al momento gli inquirenti non si sbilanciano, ma l’ipotesi più plausibile è che si sia trattato di un atto intimidatorio all’indirizzo della figlia della 73enne, un avvocato civilista il cui studio è situato nel medesimo stabile. Sia la padrona di casa che la figlia sono state ascoltate dai carabinieri e, in prima istanza, non sarebbero emersi elementi tali da far pensare che qualcuno potesse nutrire rancore nei confronti dell’avvocato. Ad ogni modo le indagini proseguono a tutto campo, senza tralasciare alcuna pista plausibile.
Redazione Web

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