Acquapark di Pantigliate, bufera dopo il fallimento della Biffi Sport: «Non ci sono i requisiti di sicurezza»
«Fra le varie irregolarità spicca la mancanza del Certificato prevenzione incendi e il mancato collaudo delle attrezzature del parco acquatico e delle terme»
21 agosto 2014
Una conferenza al vetriolo quella di martedì 19 agosto, il Sindaco di Pantigliate, Claudio Veneziano, ha tuonato sulle vicende del complesso natatorio di via Marconi, inaugurato nel 2005, che a quanto pare non possiede i requisiti di sicurezza: «Fra le varie irregolarità -ha spiegato il Sindaco- spicca la mancanza del Certificato prevenzione incendi e il mancato collaudo delle attrezzature del parco acquatico e delle terme.
«Abbiamo voluto dare un taglio netto al passato, la nostra è un operazione trasparenza – continua Veneziano – per tutelare gli interessi dei cittadini. Tutti gli anni veniva rilasciato un nulla osta all’apertura che quest’anno i nostri tecnici non hanno rilasciato, per evidenti carenze documentali. Agli atti non c’è neanche il progetto definitivo».
Queste dichiarazioni, pesanti come macigni, sono solo la punta di un iceberg molto più grande; secondo l’Amministrazione Comunale la delibera approvata il 31 marzo 2014, dal Consiglio comunale uscente è di fatto pericolosa per la comunità. Esporrebbe il Comune al rischio di dover rimborsare, al fallimento della Biffi Spa (la società costruttrice dell'impianto), i lavori di miglioramento, non previsti nella convenzione originaria e poi inseriti nella delibera di cui sopra, per una cifra a sei zeri. Le date però non collimano, il comunicato ufficiale del Tribunale di Bergamo sul fallimento è del 2 Aprile 2014 ma effettivamente, come scrive il quotidiano “L’Eco di Bergamo” è stato deciso dal Giudice il 13 marzo (Scarica il Pdf dell’articolo in questione). Sembrerebbe che quindi la delibera con cui il Consiglio Comunale dava seguito alle richieste a Biffi S.p.a. per il riconoscimento di eccedenze sui lavori, è avvenuta a bocce ferme. Per questi motivi in “autotutela” nel prossimo Consiglio Comunale sarà portata una delibera da approvare per annullare l’atto del 31 marzo 2014. Il secondo atto che Veneziano vuole portare all’attenzione dell’Assemblea consiliare è il recesso dalla convenzione con la Biffi, in quanto l’art.140 della legge sui contratti pubblici prevede per gli enti, la conclusione di ogni rapporto con le società fallite. «Un patrimonio – aggiunge il Sindaco – che deve ritornare subito nella disponibilità dei cittadini, la struttura appare in evidente stato di abbandono e incuria». Conferma alle parole del Sindaco la troviamo anche sul famoso sito internazionale Trip Advisor, dove fra i commenti, spiccano in gran numero quelli negativi. Aqvasport Società Sportiva Dilettantistica S.r.l. che gestisce l’impianto dall’anno scorso, in virtù di un contratto di affitto d'azienda, interpellata telefonicamente ha fatto sapere di non avere ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito dal Comune. Che, per i pantigliatesi non fosse stagione di piscina, lo aveva già decretato il meteo, ora bisognerà attendere anche il prossimo Consiglio comunale.
«Abbiamo voluto dare un taglio netto al passato, la nostra è un operazione trasparenza – continua Veneziano – per tutelare gli interessi dei cittadini. Tutti gli anni veniva rilasciato un nulla osta all’apertura che quest’anno i nostri tecnici non hanno rilasciato, per evidenti carenze documentali. Agli atti non c’è neanche il progetto definitivo».
Queste dichiarazioni, pesanti come macigni, sono solo la punta di un iceberg molto più grande; secondo l’Amministrazione Comunale la delibera approvata il 31 marzo 2014, dal Consiglio comunale uscente è di fatto pericolosa per la comunità. Esporrebbe il Comune al rischio di dover rimborsare, al fallimento della Biffi Spa (la società costruttrice dell'impianto), i lavori di miglioramento, non previsti nella convenzione originaria e poi inseriti nella delibera di cui sopra, per una cifra a sei zeri. Le date però non collimano, il comunicato ufficiale del Tribunale di Bergamo sul fallimento è del 2 Aprile 2014 ma effettivamente, come scrive il quotidiano “L’Eco di Bergamo” è stato deciso dal Giudice il 13 marzo (Scarica il Pdf dell’articolo in questione). Sembrerebbe che quindi la delibera con cui il Consiglio Comunale dava seguito alle richieste a Biffi S.p.a. per il riconoscimento di eccedenze sui lavori, è avvenuta a bocce ferme. Per questi motivi in “autotutela” nel prossimo Consiglio Comunale sarà portata una delibera da approvare per annullare l’atto del 31 marzo 2014. Il secondo atto che Veneziano vuole portare all’attenzione dell’Assemblea consiliare è il recesso dalla convenzione con la Biffi, in quanto l’art.140 della legge sui contratti pubblici prevede per gli enti, la conclusione di ogni rapporto con le società fallite. «Un patrimonio – aggiunge il Sindaco – che deve ritornare subito nella disponibilità dei cittadini, la struttura appare in evidente stato di abbandono e incuria». Conferma alle parole del Sindaco la troviamo anche sul famoso sito internazionale Trip Advisor, dove fra i commenti, spiccano in gran numero quelli negativi. Aqvasport Società Sportiva Dilettantistica S.r.l. che gestisce l’impianto dall’anno scorso, in virtù di un contratto di affitto d'azienda, interpellata telefonicamente ha fatto sapere di non avere ricevuto nessuna comunicazione ufficiale in merito dal Comune. Che, per i pantigliatesi non fosse stagione di piscina, lo aveva già decretato il meteo, ora bisognerà attendere anche il prossimo Consiglio comunale.
21 agosto 2014
FBT :
Non avevano una norma di sicurezza in regola. La Polizia Local e non ha mai eseguito controlli. Sono andato una volta 5 anni fa e avevo previsto che avrebbero chiuso presto. | giovedì 21 agosto 2014 12:00 Rispondi