Massacrata a martellate a Paullo: la 69enne è fuori pericolo

Dopo alcuni giorni di grande apprensione, la donna è uscita dal coma e respira in autonomia. Nel frattempo è stato convalidato il fermo per il marito, a sua volta fuori pericolo, con l’accusa di tentato omicidio

È cosciente, respira e si alimenta in autonomia, sebbene ancora non sia in grado di parlare con gli inquirenti. È uscita dal coma farmacologico ed è fuori pericolo U.M., la 69enne di origini albanesi aggredita con estrema violenza dal marito, il connazionale 65enne Y.M., che nella mattinata di lunedì 27 maggio a Paullo le ha inferto almeno 10 colpi di martello, mandandola in fin di vita. Dopo il ricovero immediato in neuro rianimazione a Niguarda, la donna è stata spostata in traumatologia, dove le sue condizioni sono andate via via migliorando. Allo stesso modo anche il coniuge non versa più in gravi condizioni, anche a seguito dell’intervento chirurgico svolto all’Humanitas di Rozzano per la riduzione dell’ematoma cerebrale che lui stesso si era cagionato colpendosi a propria volta con il martello. Il Gip ha convalidato il fermo a suo carico con l’accusa di tentato omicidio e, non appena sarà possibile, Y.M. sarà trasferito in carcere a Lodi. Nel mentre la polizia Penitenziaria lo piantona in ospedale 24 ore su 24. Al momento la ricostruzione di quanto accaduto nell’abitazione di via I Maggio è stata effettuata solo in base ai rilievi svolti dai carabinieri ed alle testimonianze dei vicini: la donna, infatti, non è ancora riuscita a fornire la sua versione, mentre il marito ha detto di non ricordare nulla di quanto accaduto. Allo stato attuale delle cose l’episodio di immane violenza pare legato ad un raptus inspiegabile e momentaneo del 65enne e non un gesto premeditato. 
Redazione Web

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