Era stato bollato a più riprese dalle Istituzioni come un progetto insostenibile da un punto di vista economico, alla luce di un costo pari a 1 miliardo e 700 milioni di euro stando all’ultimo studio di fattibilità. Eppure, per il prolungamento della linea Gialla della metropolitana sino a Paullo, da tempo immemore agognato dai pendolari dell’asse della Paullese, sembra essersi riaccesa una speranza, per quanto ancora molto lieve. Questo grazie al Recovery Fund, ovvero il maxi piano di finanziamenti stanziati dall’Ue per rilanciare i paesi flagellati dall’emergenza Coronavirus. Città Metropolitana e il Comune di Milano, infatti, hanno inserito il prolungamento in cima alle priorità per il territorio del Sud-Est Milano all’interno del Recovery Plan, ossia il programma stilato dal Governo per l’impiego concreto dei fondi comunitari. Nello specifico, il documento prevede un apposito capitolo di spesa inerente alle infrastrutture, in cui si parla di alta velocità ferroviaria per il trasporto di passeggeri e merci, di sviluppo delle reti autostradali con ponti e viadotti e, inoltre, di investimenti nella mobilità urbana sostenibile pubblica e privata. Proprio in quest’ultimo punto si andrebbe ad inserire il prolungamento, proposto da Città Metropolitana e palazzo Marino per ottenere il finanziamento necessario. L’Italia sarà tenuta a presentare il Recovery Plan alla Commissione europea tra gennaio e aprile 2021: solo allora si potrà capire se la speranza del prolungamento potrà tradursi in qualcosa di più concreto.