Peschiera, le “Signore degli Alberi” non mollano scrivono al ministro Costa e mandano una diffida al Sindaco Molinari: «Sospendete le operazioni»

Mentre dal Comune arriva la conferma all’abbattimento dei 240 pioppi cipressini la città si stringe intorno alle sei paladine dell’ambiente e annuncia battaglia

Da Sinistra il ministro Sergio Costa e l'avv. Veronica Dini

Da Sinistra il ministro Sergio Costa e l'avv. Veronica Dini Foto dal profilo pubblico dello Studio Legale Veronica Dini

Peschiera Borromeo, 4 settembre 2020 - «Gentilissimo Ministro Costa – inizia così la lettera al ministro all’ambiente di Cinzia Giangiacomi, Stefania Benaglio, Simonetta Favari, Benedetta Murachelli, Flavia Rossi, Maria Bacchetti -, siamo sei cittadine di Peschiera Borromeo (Milano) che hanno lanciato una petizione per salvare 240 pioppi cipressini per i quali l’amministrazione comunale ha deciso l’abbattimento[…]- la comunicazione continua con un esposizione dei fatti salienti di questa incredibile vicenda. - Abbiamo appena saputo che i lavori cominceranno lunedì 7 Settembre - e proseguee con una richiesta -. Ci chiediamo come sia possibile che di fronte alle richieste di tanti cittadini, di fronte alla possibilità di salvare un viale alberato bellissimo, che ogni anno assorbe tonnellate di anidride carbonica contribuendo alla salute nostra e del pianeta, come mai di fronte alla possibilità di garantire sicurezza e allo stesso tempo salvare un patrimonio verde di incommensurabile valore, come mai di fronte a tutto ciò, il sindaco si ostini a proseguire imperterrito per la propria strada. Le chiediamo un intervento veloce e deciso per fermare quello che si profila come un vero e proprio disastro ambientale».
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La battaglia a difesa dell’ambiente e a favore di tutta la comunità non finisce qui, le sei coraggiose donne tramite lo Studio Legale Ambientale Veronica Dini aderente al network Safe Green, hanno fatto pervenire una diffida per interrompere il procedimento, circostanziata su una serie di passaggi procedurali che non avrebbero seguito l’iter legittimo. L’avvocato Veronica Dini chiede al comune di Peschiera Borromeo di sospendere l’abbattimento delle piante e dei filari, di revocare in autotutela le determine e le delibere riguardanti l’intera operazione, di rispondere ai rilievi e alle contestazioni formali e sostanziali portate dal Comitato cittadini.

Nel frattempo qualche minuto dopo la mezzanotte è pervenuta una nota stampa del comune di Peschiera Borromeo che confermando l’abbattimento non fa altro che scaricare la responsabilità sugli amministratori che a  cavallo degli anni duemila hanno pianificato l’urbanizzazione di quel comparto urbanistico: «Per garantire l’incolumità dei cittadini – recita la comunicazione comunale -, rimediando ai danni causati  dall’irresponsabile scelta degli amministratori che in passato hanno deciso di dare vita a un filare alberato su un terreno inadeguato e inospitale, le cui radici sono state oltretutto coperte da cemento, causando l’attuale sofferenza e instabilità degli stessi alberi, all’amministrazione comunale non rimane che procedere con la messa in atto di soluzioni che avrebbe preferito non dover attuare, ma che risultano indispensabili».

La città si stringe intorno alle sei donne che si sono prese sulle spalle il fardello di far cambiare idea a questa amministrazione comunale che non ha neanche provato a trovare soluzioni tese a salvaguardare i  maestosi alberi di Mezzate. Bisogna ricordare infatti che si è deciso di abbattere tutti e 240 pioppi di via Galvani per una “pigrizia intellettuale” che consacrerà questa maggioranza come  “nemica dell’ambiente” nonostante sia stata eletta con le premesse di voler salvaguardare il territorio. Così per lunedì mattina è prevista una mobilitazione generale tesa a impedire l’avvio del cantiere. Vada come vada, a Peschiera Borromeo l’arroganza di un’amministrazione comunale non aveva mai toccato simili livelli, causando uno scontro sociale destinato a salire di intensità. Associazioni, movimenti, partiti cittadini tutta la città contro le decisioni della Giunta Molinari, a difendere il fortino della maggioranza ormai poche persone che dopo l’annuncio dell’addio alla politica di Caterina Molinari sono destinate sempre di più all’irrilevanza. Riusciranno le Signore degli Alberi a fermare questo scempio?
Giulio Carnevale

Lettera la ministro sergio costa

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Diffidaledonnedeglialberi

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Nota stampa via galvani

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