Peschiera, perseguita una minorenne su Facebook: in manette un 56enne

Si tratta di una guardia giurata che, creando falsi profili, per circa due anni si è trasformato nel peggior incubo per la ragazzina, fatta oggetto di vere e proprie molestie. L’uomo era già stato denunciato

L’arresto dopo che il 56enne ha tentato di avvicinare la giovane in discoteca

Era diventato l’incubo ad occhi aperti di una ragazzina 15enne, “agganciata” tramite Facebook e fatta oggetto di avances sempre più spinte, ma alla fine ci hanno pensato i carabinieri di Peschiera a mettere a freno i suoi istinti. Nei giorni scorsi i militari della stazione peschierese hanno infatti messo le manette ai polsi ad una guardia giurata 56enne, accusata di molestie e stalking nei confronti della giovanissima che, ora, potrà tornare a condurre una vita libera dal tormento. Questa allarmante vicenda è iniziata nel 2015 quando la studentessa, allora 15enne, era stata contattata tramite Facebook da un giovane 30enne che le aveva inviato messaggi dolci ed apparentemente innocui. In realtà, dietro quel profilo fasullo si nascondeva il 56enne che, con il passare del tempo, ha iniziato a rivolgere alla ragazzina attenzioni via via più morbose, arrivando persino a descrivere minuziosamente il suo abbigliamento, come se la spiasse da lontano. Più volte la minorenne ha tentato di tagliare i ponti con il suo “ammiratore” molesto togliendogli l’amicizia e bloccandolo, ma questi ricompariva imperterrito aprendo profili con nuove identità fittizie. La giovane vittima si era quindi confidata con i genitori, i quali si erano immediatamente rivolti alle forze dell’ordine che, avviate le indagini, hanno individuato e denunciato lo stalker. A quest’ultimo, dietro istanza del Giudice, è stato così rivolto il divieto assoluto di avvicinare l’adolescente e tanto meno di riprendere qualsivoglia tipo di contatto con lei. Sulle prime il provvedimento del Tribunale ha sortito l’effetto di donare un po’ di respiro alla studentessa ma, dopo qualche tempo, lo stalker è tornato alla carica, questa volta tentando di avvicinare il suo oggetto dei desideri in discoteca. Alla luce di quest’ultimo, grave episodio, per l’uomo sono quindi scattate inevitabili le manette e la condanna a scontare gli arresti domiciliari presso una comunità di recupero, considerato il suo stato di salute.
Redazione Web