Peschieragate, Zambon: «Abuso di potere», Falletta: «Quando ci sono offese si querela»

I due ex sindaci di Peschiera hanno rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta della Martesana: «Mai operato così con la Polizia Locale, Molinari doveva chiedere scusa»

Gli ultimi due ex sindaci di Peschiera Borromeo

Gli ultimi due ex sindaci di Peschiera Borromeo A sinistra Luca Zambon e a destra Antonio Falletta

Luca Zambon e Antonio Falletta gli ultimi due ex sindaci di Peschiera Borromeo sono stati sentiti dai cronisti della Gazzetta della Martesana e nell’articolo pubblicato il 27 luglio 2019 hanno dichiarato: «Non ho mai fatto una cosa del genere - ha spiegato Luca Zambon - anche se ricevevo insulti peggiori non ho mai chiesto la polizia di intervenire. Gli agenti devono fare il loro mestiere non andare a casa di qualcuno che espresso un'opinione. Molinari non avrebbe dovuto mandare nessuno è come prima cosa avrebbe dovuto chiedere scusa alla cittadina. Questa vicenda esposto la città in modo negativo a livello nazionale. Andava chiusa quando si è capito di aver agito in modo sproporzionato, si domanda perdono. Il sindaco rappresenta tutti, anche chi non la pensa come lei. Se gli insulti sono gravi si querela, è semplice. Qui invece ravviso la volontà di imporre un abuso di potere come succedeva in tempi bui. E ancor peggio è il post del primo cittadino in cui non c'è traccia di scuse. Pensa ancora di aver ragione ma ha sbagliato. Se non si rende conto della gravità della situazione – conclude il Capogruppo del Pd in Consiglio comunale - significa che non adatta a ricoprire quel ruolo e dovrebbe dimettersi». Gli fa eco Antonio Falletta: «La polizia di Peschiera rappresenta un'eccellenza dell'hinterland milanese, con personale capace e ben organizzato cosa che non si può dire di questa amministrazione - ha commentato l’ex sindaco di Peschiera Borromeo -. È sbagliato usarla in modo improprio. Quello che è successo è gravissimo quando ci sono offese pesanti si presenta querela come previsto dalla legge è così che avevamo fatto anche noi. Questo atteggiamento invece tende ad annullare il dissenso come quando erano stati cancellati dei post in merito ai botti di Capodanno. Molinari dovrebbe chiedere scusa alla signora e ai cittadini. Dire che è un modo di operare, è falso. Né io né i miei predecessori abbiamo mai chiesto un intervento degli agenti perché sappiamo che in questi casi è la magistratura a decidere cosa può essere ritenuto offensivo e mi fermo qui perché domani – conclude l’ex esponente del PDL - non vorrei che mi citofonasse un vigile».


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