20 anni dopo la tragedia di Linate, l'edificio su cui si è schiantato il velivolo è nella via dedicata alle vittime, anche nel 2003 sfiorato un altro disastro

Corsi e ricorsi storici, coincidenze, che legano gli incidenti aerei legati a Linate con un fil rouge inquietante, fra stragi spaventose e stragi sfiorate. L’ 8 ottobre 2001 morirono 118 persone, il 1 giugno 2003 due persone, ieri otto vittime fra cui un bambino di un anno e mezzo

L'incidente del 2001 coinvolse un Cessna Citation CJ2 privato, entrato erroneamente sulla pista di decollo principale dell'aeroporto milanese e investito da un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines in fase di decollo

Quell' inquietante fil rouge che partendo dall’aeroporto di Linate lega insieme: l’incidente d'ieri che ha visto morire otto persone fra cui un bambino di 18 mesi; un tragedia sfiorata il 1 giugno del 2003  con due vittime quando un velivolo è precipitato sui capannoni di Peschiera Borromeo; e la tragedia di Linate avvenuta il giorno 8 ottobre 2001 che registrò 118 vittime. Non si può fare a meno che sottolineare che il Pilatus PC-12/47 immatricolato in Romania con la matricola YR-PDV prodotto dall’elvetica Pilatus Aircraft, guidato da Dan Petrescu schiantatosi nei pressi dell’Area della stazione M3 di San Donato Milanese a pochi metri dai Palazzi dell’Eni, è esploso contro una palazzina sita all’angolo con Via 8 ottobre 2021, luogo toponomastico intitolato ai 118 deceduti della tragedia di Linate a pochi giorni dal ventennale della commemorazione.

La tragedia di Linate del 8 ottobre 2021

Quello di Linate è ancora oggi ricordato come il disastro aereo con il più alto numero di vittime in Italia. L'incidente dell'8 ottobre 2001 coinvolse un Cessna Citation CJ2 privato, entrato erroneamente sulla pista di decollo principale dell'aeroporto milanese e investito da un McDonnell Douglas MD-87 della compagnia aerea Scandinavian Airlines in fase di decollo. L'impatto uccise gli occupanti del Cessna e danneggiò l'MD-87 al punto da impedirgli di completare il decollo e farlo schiantare contro un edificio adibito allo smistamento dei bagagli. 118 vittime e un solo sopravissuto.
La ricostruzione della Tragedia di Linate

La ricostruzione della Tragedia di Linate

Tragedia sfiorata con lo schianto del Lear-jet 45 avvenuto il 1 giugno 2003

Aeroporto di Linate,  ancheil 1 giugno 2003 si sfiorò una strage. Un Lear-jet 45, partito dallo scalo privato milanese dell'Ata, a Linate per sorvolare il Giro d’Italia entrò in difficoltà. Dopo essere passato sulle teste di un centinaio di spettatori della corsa ciclistica, tentò due volte l'atterraggio, sbandò e poi precipitò fuori dal perimetro aeroportuale su un capannone industriale di Canzo, frazione di Peschiera Borromeo che si estende sul lato est della pista di atterraggio di Linate. Il velivolo nell’impatto prese fuoco e morirono i due piloti. Allora secondo l'Agenzia nazionale della sicurezza del volo che svolse un'inchiesta, La causa  fu determinata dall'impatto con alcuni volatili. Infatti trovarono resti carbonizzati di alcuni uccelli in prossimità della pista.
Il Lear-jet 45 prepitato sui capannoni di via Lambro a Canzo di Peschiera Borromeo il 1 giugno 2003, le foto esterne e interne della struttura e l'indicazione di dove c'è stato l'impatto con i volatili nella relazione dell'ANSV Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo

Il Lear-jet 45 prepitato sui capannoni di via Lambro a Canzo di Peschiera Borromeo il 1 giugno 2003, le foto esterne e interne della struttura e l'indicazione di dove c'è stato l'impatto con i volatili nella relazione dell'ANSV Agenzia Nazionale per la Sicurezza del Volo