Una gita speciale per i bambini della Cardiochirurgia pediatrica del Policlinico di San Donato Milanese

I piccoli degenti sono stati protagonisti di una giornata presso l’Agriturismo Ferdy Wild in provincia di Bergamo. L’iniziativa, organizzata da GSD Foundation, fa parte di un percorso di umanizzazione delle cure ospedaliere

L’agriturismo Ferdy Wild di Lenna (BG) ha ospitato i bambini del reparto di Cardiochirurgia pediatrica del Policlinico di San Donato accompagnati dai genitori per una giornata a contatto con la natura. Per il secondo anno consecutivo, GSD Foundation ETS, la fondazione non profit del Gruppo San Donato, in collaborazione con AICCA (Associazione Italiana Cardiopatici Congeniti Bambini e Adulti), ha ideato e realizzato una gita speciale per i piccoli pazienti. Un’iniziativa nata l’anno scorso come parte delle attività di umanizzazione delle cure della Fondazione, che ha l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei pazienti durante la degenza ospedaliera.  Circa 20 bambini e ragazzi, di età compresa tra i 7 e i 12 anni, affetti da cardiopatie congenite, hanno trascorso una giornata immersi nella natura. Tra equitazione, laboratori didattici e momenti di condivisione, i piccoli hanno avuto l’opportunità di vivere un’esperienza indimenticabile, lontano dalle preoccupazioni quotidiane e vicini al cuore della vita agricola. L’agriturismo Ferdy Wild, realtà con quasi trent’anni di esperienza nel settore delle fattorie didattiche, ha donato ai bambini un attestato di partecipazione insieme a una foto che li ritrae in sella ai cavalli, un ricordo prezioso da portare con sé.  Ogni famiglia ha inoltre ricevuto una gift box contenente biscotti artigianali a forma di cavalli e uno stracchino, frutto del laboratorio di caseificazione. «Questa esperienzacommenta la GSD Foundation ETS - rappresenta non solo un momento di gioia e leggerezza per i bambini e le loro famiglie, ma anche un simbolo di come la scienza biomedica e l’umanizzazione delle cure possano intrecciarsi, offrendo un sostegno concreto che va oltre le mura ospedaliere».