Allarme per le truffe agli anziani a San Giuliano: un colpo fallito e uno a segno in pochi giorni

In azione i “finti tecnici”: in un caso il truffatore ha adottato la scusa di dover controllare i termosifoni, nell’altro due uomini si sono spacciati per inviati dell’amministratore di condominio

Indagano i carabinieri

L’incubo delle truffe agli anziani, soprattutto se soli in casa, torna di attualità a San Giuliano, dove sono stati orditi due raggiri nel volgere di pochi giorni, ma fortunatamente solo uno è andato a segno. Nei giorni scorsi, presso il quartiere Serenella, è stata la volta di finti addetti dell’amministrazione condominiale, che sono riusciti a raggirare una 67enne di via Buonarroti. La coppia, che pare fosse composta da due italiani dall’apparente età di 40-50 anni, ha sostenuto di essere stata inviata per effettuare una misurazione dei parametri calorifici dell’appartamento. Per carpire la fiducia della donna, uno dei due le ha passato il telefono cellulare dove, all’altro capo, la 67enne ha potuto ascoltare la voce del sedicente amministratore di condominio, evidentemente un altro complice, che l’ha rassicurata su quell’improvvisa ispezione. L’anziana ha quindi permesso ai finti tecnici di entrare in casa per effettuare le loro “rilevazioni”. Il rientro del coniuge della malcapitata, però, ha costretto il duo ad accelerare le manovre, dopo essersi impossessato di una scatola contenente ori e due macchine fotografiche. 

Meno fortuna ha avuto invece un falso tecnico dei termosifoni che, nella mattinata di lunedì 15 febbraio, ha tentato di truffare un’altra anziana, la quale ha chiamato i carabinieri e lo ha fatto fuggire. Il copione di questa truffa è stato per la verità svelato anche dalla trasmissione “Striscia la notizia”, a riprova di come le modalità siano ben collaudate. Il truffatore, con la scusa di dover controllare i termosifoni, riesce ad entrare in casa. Pochi minuti dopo, un finto carabiniere bussa alla porta, sostenendo come nello stabile siano stati recentemente compiuti diversi furti. La vittima lascia quindi che il sedicente uomo di legge controlli che tutti gli oggetti di valore siano al loro posto. Così, quando questi si congeda, il finto tecnico può arraffare tutto ciò che vuole. In questo caso, però, l’anziana ha chiamato i carabinieri prima che il complice facesse la sua comparsa, costringendo il malintenzionato ad allontanarsi.
Redazione Web