Vizzolo Predabissi, emergenza medici di base: a rischio l’ambulatorio temporaneo

Oltre 1.500 pazienti potrebbero restare senza assistenza ad aprile, dopo il caso di Luca Nascimbene. L’Asst Melegnano Martesana cerca una soluzione

A Vizzolo Predabissi si aggrava la crisi legata alla carenza di medici di base. A partire da aprile, l’ambulatorio medico temporaneo istituito dall’Asst Melegnano Martesana per tamponare l’emergenza potrebbe non essere più operativo, lasciando oltre 1.500 pazienti senza un riferimento sanitario. L’allarme è stato rilanciato dall’Amministrazione comunale, che ha comunicato ufficialmente l’assenza, ad oggi, di professionisti disponibili a coprire i turni per il prossimo mese. La sindaca Luisa Salvatori ha espresso preoccupazione, sottolineando che la situazione rimane critica, ma che si spera ancora in una soluzione last-minute. «Siamo in contatto costante con Asst per trovare una via d’uscita», ha dichiarato. Nel frattempo, una parziale nota positiva arriva dalla riapertura degli ambulatori lasciati liberi dai due medici andati in pensione alla fine del 2024, che sono stati rimessi a nuovo dal Comune, ma resta il problema principale: la mancanza di nuovi professionisti disposti a prendere in carico i pazienti. L’Asst, dal canto proprio, ha invitato alla cautela, definendo "prematuro" parlare di una mancata copertura per aprile, assicurando che sono in corso sforzi per reperire personale. La crisi ha avuto origine all’inizio del 2025, con il pensionamento dei due storici medici del paese, Ezio Mastropasqua e Stefano Pirovano. Il sostituto del primo, Luca Nascimbene, a inizio gennaio è stato sospeso dopo un solo giorno di attività a seguito di un’indagine sui suoi requisiti professionali, cui poi ha fatto seguito la denuncia da parte dell’Asst per esercizio abusivo della professione medica. Da quel momento, la situazione è precipitata, portando all’istituzione di un ambulatorio temporaneo, che però, nel mese di marzo, ha potuto accogliere i pazienti solo in quattro occasioni. L’emergenza medici di base a Vizzolo resta dunque ancora irrisolta, con l’urgenza di una soluzione concreta per garantire l’assistenza sanitaria alla popolazione.