Un corpo riemerge dalle acque dell’Adda a Zelo Buon Persico: dovrebbe trattarsi della babysitter uccisa a Milano
L’omicidio di Jhoanna Nataly Quintanilla, 40enne di El Salvador, risale alla fine di gennaio. Per il fatto è accusato il compagno, attualmente in carcere. Sul movente permangono ancora dubbi. In attesa dell’autopsia e dell’esame del DNA, si rafforzano le ipotesi che il corpo appartenga alla sfortunata babysitter

Jhoanna Nataly Quintanilla
03 marzo 2025
Il fiume Adda ha restituito un macabro segreto: domenica 2 marzo nelle acque nei pressi del ponte di Bisnate è stato rinvenuto il cadavere di una donna che, secondo le prime evidenze, potrebbe essere quello di Jhoanna Nataly Quintanilla, la babysitter salvadoregna 40enne scomparsa tra il 24 e il 25 gennaio scorsi. Le autorità, coordinando le operazioni di soccorso e indagine, stanno ora seguendo una pista che sembra confermare il legame con il tragico episodio accaduto a Milano.
Secondo quanto emerso sin ora dalle indagini condotte dagli inquirenti, la vittima sarebbe stata uccisa dal compagno, Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, 48 anni, il quale ha giustificato il gesto con la versione di un gioco erotico sfociato nel dramma. Tuttavia i Carabinieri avevano analizzato le chat di Gonzales e raccolto testimonianze da cui era emerso che l'uomo aveva una relazione parallela con una donna che vive in El Salvador e per la quale aveva già organizzato il viaggio fino a Milano, con l'intenzione di farla vivere insieme a lui. Jhoanna per il compagno doveva andarsene, e per questo, probabilmente, era nata una lite sfociata nel femminicidio, come ricostruito dai carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, che non avevano mai creduto alla versione fornita dall'uomo dopo il fermo.
Il 48enne, attualmente in carcere, aveva poi raccontato di essersi sbarazzato del corpo gettandolo, all'interno di una valigia, in un fosso nei pressi di Cassano d’Adda, senza tuttavia specificare il punto preciso. Le ricerche nell'ultimo mese, durante le quali sono stati utilizzati anche dei droni, non hanno avuto esito. Nel corso delle settimane, la corrente potrebbe aver trascinato il cadavere fino a farlo comparire nei pressi del ponte di Bisnate, nell’area che collega Zelo Buon Persico a Spino d’Adda.
La scoperta, avvenuta intorno a mezzogiorno grazie alla segnalazione di un pescatore, ha mobilitato immediatamente i Vigili del Fuoco, i Carabinieri del Comando provinciale di Lodi e il personale della Croce Rossa. Le operazioni di recupero si sono rivelate particolarmente impegnative: il corpo, da tempo immerso nelle acque, presentava notevoli segni di decomposizione e gonfiore. Dopo numerosi tentativi, l’intervento di sommozzatori provenienti da Torino ha consentito il recupero del cadavere, che è stato prontamente affidato ai medici legali.
Tra gli elementi raccolti, la presenza della valigia (lo stesso contenitore individuato dalle telecamere di sorveglianza durante le indagini a Milano) rappresenta un indizio significativo che rafforza la versione degli inquirenti. La corporatura e la bassa statura del corpo senza vita, inoltre, sembrano corrispondere alle caratteristiche della donna scomparsa, rendendo sempre più probabile l’identificazione di Quintanilla.
L’autopsia, programmata presso l’Istituto di Medicina Legale di Pavia, e le eventuali analisi del DNA saranno ad ogni modo cruciali per confermare definitivamente l’identità della vittima. Intanto, il pubblico ministero e i vertici dei Carabinieri di Lodi hanno intensificato le indagini per fare chiarezza su un caso che ha messo in luce una serie di dinamiche complesse e inquietanti, legate a una relazione tormentata e a una doppia vita che ha condotto a un gesto fatale.
03 marzo 2025