#nuoviItaliani. Aroti: viaggio in India alla riscoperta della propria identità

Un’italiana in India con Real Time. La storia di una ragazza della “generazione di mezzo”, sospesa tra due culture, due mondi, due momenti storici, che disegna con coraggio nuovi percorsi. Ogni mercoledì dal 1 giugno alle 22.10

Una ragazza milanese tra i protagonisti di “Italiani Made in India”, canale Real Time, dal 1 giugno

Aroti è una ragazza italiana. Ma anche indiana. E’ stata adottata 20 anni fa ed è cresciuta a Milano. Ha un lavoro impegnativo, in un importante Studio Legale. E poi, un giorno di qualche mese fa, Real Time la sceglie per la serie “Italiani Made in India”: la storia del viaggio di sei ragazzi, alla riscoperta delle proprie origini. Cercare il passato, per poter capire meglio il presente. Un gesto difficile forse, ma chiunque decida di conoscere se stesso, deve avere coraggio.

Aroti viene dalla regione dell’Assam e racconta «non mi ricordo il villaggio nel quale sono cresciuta. Ricordo che c’erano distese di tè e risaie… camminavo sempre scalza» e prosegue «quando il riso era maturo, gli elefanti arrivavano dalla giungla per mangiare.. una mandria di elefanti… non puoi vincere contro di loro». Ci sono cose contro cui non si può combattere. Ma si possono accettare. E, da lì, costruire.

Durante le riprese ci sono stati momenti intensi, come ritrovare la propria terra, le case, le persone, e il “sorriso dell’India”, ma anche situazioni inaspettate e divertenti: «Il cibo. Molte cose mi sembravano strane. Ma era ancora più strano che lo pensassi» dice Aroti e prosegue, «per non parlare dell’imbarazzo, per essere l’unica indiana a trovare necessario disinfettarsi i piedi con l’Amuchina dopo essere uscita da un tempio». E ancora, «ho partecipato al programma per riscoprire un pezzo di me, ma anche per far trasparire le emozioni e far riflettere. In questa epoca dei social è difficile comunicare veramente con le persone. Mostrando la mia storia e le mie emozioni attraverso la telecamera, ho pensato di poter condividere quello che sento».
Nati altrove e con un passato che non permette di essere ne’ stranieri ne’ italiani. Può far paura. Ma è anche un’opportunità che si offre, in alcune epoche storiche, ai giovani: ridisegnare il mondo, scrivere nuovi percorsi, nuove vite.
Chi sono oggi gli italiani? Sono anche ragazzi nati in altri paesi, con storie complicate impresse negli occhi, non solo nella pelle. Un mondo nuovo e ricco che chiede di essere riconosciuto. Ci siamo dentro da un pezzo. Ce n’eravamo accorti?
Trailer

Antonella Jannelli
@antjann