Cari politici, nel futuro vivremo tutti in un mondo privo di verde?

Ma di fronte a certe affermazioni non posso restare indifferente. De Micheli: «Un’inversione di tendenza contro le scellerate scelte urbanistiche e viabilistiche degli ultimi 20 anni» e qualche riga più in basso: «Quali le importanti scelte viabilistiche in progetto? L’allargamento della Mirazzano Vimodrone, mettendola in sicurezza». Perché questa non è forse una scelleratezza?
Lo sanno anche i bambini che “grandi strade” vuole dire “grande traffico di auto e camion” e che tanto asfalto chiama tanto cemento…
Scrivo questa lettera per fare un appello: accantonate per qualche tempo le vostre divergenze e se ci riuscite, evitate di mostrare alla popolazione peschierese tutto il vostro astio nei confronti dei vostri avversari; oramai un cittadino come me fa fatica a capire chi ha torto e chi ha ragione. 
Ultimamente la politica la si misura a suon di: dovrebbero vergognarsi, hanno preso in giro i cittadini, ecc…Ma chi di voi si sente sicuro di avere sempre fatto tutto quello che è giusto fare? 
Una cosa è certa: quello che è stato fatto è lì da vedere… davanti ai nostri occhi: grossi cubi di cemento e lingue di nero asfalto che hanno irreversibilmente rovinato il territorio in cui viviamo. 
Con questo voglio sottolineare che quello che dovrebbe avere la priorità assoluta nei vostri programmi (sia che voi siate di destra, di centro o di sinistra) è la salvaguardia del territorio, perché è l’unica strada che se percorsa male non ci consente di tornare indietro; ogni casa costruita, ogni albero abbattuto sono fatti irreversibili e quel verde che ora viene calpestato dai nostri figli per giocare non lo sarà più per l’eternità se viene impunemente edificato. Tutti gli altri problemi si possono risolvere se non oggi magari domani, ma sono problemi reversibili!!! Forse in un futuro purtroppo non molto lontano, quando non ci sarà più spazio per costruire né una casa né una strada, in quel futuro non avrete più argomenti per litigare e addossarvi colpe e in quel futuro vivremo tutti, e con tutti intendo anche voi che state nella stanza dei bottoni, tutti vivremo una gran vita di plastica e mangeremo cibi sintetizzati perché “agricoltura” sarà solo una parola del vocabolario. 
Distinti saluti