Mascherine chirurgiche a tre euro, prezzi gonfiati del 1000% da grossisti senza scrupoli: «Non ci prestiamo a queste speculazioni»

Un lettore scrive a 7giorni denunciando l’esistenza di un mercato parallelo oscuro: «Le importazioni sono ricominciate ma invece di andare alle aziende che normalmente commercializzano i presidi di protezione individuale, arrivano a venditori improvvisati»

Questa vuole essere una aperta denuncia a tutti quei commercianti (dettaglio, ingrosso) che in questa critica situazione, avendo scorte pregresse o ricevuto forniture da sconosciuti canali, se ne approfittano, gonfiando a dismisura i prezzi di tutti quegli articoli che al momento attuale scarseggiano. Sto parlando in primis di mascherine ma questo vale anche per il gel disinfettante, guanti e articoli ospedalieri vari monouso. Ieri ho letto su un quotidiano locale la quasi "pubblicità" che invitava a recarsi in una determinata farmacia della città perché erano disponibili delle mascherine al prezzo di 3 Euro l'una! Ma vi rendete conto? Delle normalissime mascherine chirurgiche che fino a ieri si vendevano a 8/15 Euro la confezione da 50 pezzi, al massimo 30 centesimi l'una, ma anche meno, oggi vendute a tre euro. Lo stesso prodotto viene offerto ad un prezzo dieci volte più alto. Lavoro da quasi 40 anni nel campo degli acquisti di materiale odontoiatrico e posso garantirvi che da decenni anni acquisto mascherine  dai produttori e posso assicurarvi che c'è mancanza di approvvigionamento perché quasi tutte le fabbriche, anche se di proprietà Italiana, sono in Cina e in questo periodo il governo di quel paese non ha permesso l'esportazione di questi presidi. Con l’emergenza acuta che è rientrata in Cina, le cose stanno cambiando. È possibile nuovamente importare i presidi di protezione individuale con aumenti importanti nell'ordine del 50-100% e non certo del 1000%. Stanno così arrivando milioni di mascherine, giustamente dovrebbero andare  in primo luogo alle strutture sanitarie e assistenziali... ma invece vedo ancora oggi appelli di Direttori sanitari, sopratutto del centro sud, che oltre ai respiratori chiedono le mascherine e tutte le protezioni monouso necessarie. Considerato che la mia azienda, a fronte di ordini vari ad una decina di fornitori ufficiali e consolidati in 40 anni di attività, non ha ricevuto da un mese a questa parte neanche una mascherina e invece ditte che non hanno mai commercializzato tali prodotti, improvvisamente hanno grandi disponibilità a prezzi esorbitanti, mi viene naturale pensare che una parte di quelle mascherine arrivate abbiano preso una "cattiva strada", come diceva il buon De Andrè. Esorto i rappresentati del Governo, delle Regioni, i Sindaci, e le autorità, a sorvegliare e intervenire, ove possibile, con la massima severità per stroncare questo mercato parallelo. C’è una filiera di aziende serie, che vogliono fare la propria parte, commercializzando come sono abituate a fare, i presidi utili a salvare la vita ad operatori e cittadini sena nessuna speculazione. Da una lato c’è necessita che la Magistratura intervenga per tagliare le forniture agli operatori disonesti e improvvisati immettendo così questi presidi di protezione individuale nella mercato abituale, e dall’altro noi cittadini dobbiamo boicottare questi sciacalli approfittatori in modo che tutte quelle che hanno recuperato in un mercato distorto gli rimangano sul gobbo e … ne facciano “buon uso”.  Scusate lo sfogo ma non ho potuto esimermi dal farlo. INSIEME CE LA FAREMO
A.G.