Lettera ai Sindaci e all'Atm per abbattere le barriere architettoniche a San Donato

La metropolitana presenta troppe scale, veri ostacoli per gli anziani e le persone con problemi fisici e di mobilità, ma l'Associazione Orizzonte ha deciso di dar loro voce con una lettera

Uscita San Donato Centro della Metropolitana: esempio di barriera architettonica

Uscita San Donato Centro della Metropolitana: esempio di barriera architettonica

All'uscita San Donato Centro della metropolitana ci sono solo scale: bisogna intervenire

La metropolitana di San Donato milanese è costellata di barriere architettoniche, ciò significa che per gli anziani o per le persone che presentano problematiche fisiche, raggiungerla è una vera odissea. Spesso queste persone sono costrette a chiedere aiuto ai passanti, ma basterebbe davvero poco per migliorare la situazione. Per questo motivo, l’Associazione Culturale Orizzonte di San Giuliano Milanese ha deciso di scrivere una lettera diretta ai Sindaci di vari comuni tra cui San Donato, Peschiera Borromeo e San Giuliano, e al presidente Atm, richiedendo che vengano effettuati gli interventi necessari atti ad abbattere le barriere, in particolar modo quelle presenti all'uscita San Donato Centro. La metropolitana ora è un unicum di scale e scalini, ma con la seguente lettera scritta da Paolo Rausa, l’Associazione spera di convincere i Comuni a intervenire, prendendo ad esempio la storia di Flavia: 

Gentile Presidente, Gentili Sindaci, accade talvolta che non ci si sovvenga delle condizioni di salute, rese instabili e cagionevoli per l’età, per una malattia, per un incidente. Pensiamo di essere e di rimanere sempre sani, e invece, quando accade che non riusciamo a muoverci autonomamente e abbiamo bisogno di una stampella, o di una carrozzina, allora qualsiasi ostacolo incontriamo nello spostarci diventa un dramma. Le difficoltà ci impediscono di fare qualsiasi cosa. Piuttosto restiamo in casa e non partecipiamo più, o molto meno, alla vita professionale e sociale. Se non siamo colpiti personalmente da menomazioni possiamo però imbatterci in chi ha bisogno, in un anziano o in un disabile. Come è accaduto a me sabato scorso: una signora anziana di 85 anni, Flavia, mi ha chiesto aiuto per portare sulle scale, in uscita da San Donato centro, il carrello della spesa. Non ce la faceva a trascinare il suo corpo ormai stanco, figuriamoci il carrello. L’ho aiutata e, superata la barriera delle doppie scale, mi sono fermato a parlare con lei. Una donna sola, una musicista che è diventata la nostra mascotte. Sì, perché non è sicura ogni volta che esce ed entra in Metropolitana, di trovare qualcuno che la accompagni. E le centinaia o migliaia di altri cittadini/utenti che usano la metropolitana provenienti dai paesi del circondario? Mi chiedo come facciano i sandonatesi e poi i lavoratori, gli studenti, e tutti coloro che si muovono per tante ragioni, a superare, nell'entrare e nell'uscire dalla metropolitana, le tante barriere architettoniche rappresentate dalle scale senza un ascensore, senza una scala mobile. Se il problema riguardasse delle barriere di alcuni uffici, potrei capire se si decidesse di non effettuare le migliorie per gli alti costi d’intervento, ma la questione cambia se si sta parlando dell’Atm. L’Azienda di Trasporti Milanese si è infatti sempre distinta per aver facilitato chi è disabile per natura o per condizioni sopravvenute. Proprio per questo, e per onorare quello spirito, che bisogna urgentemente intervenire sulle barriere architettoniche dell’uscita San Donato Centro della metropolitana. Bisogna farlo non solo per Flavia, ma per i tanti cittadini, delle cui condizioni giustamente si preoccupano i loro sindaci. Vogliamo metterci insieme e intervenire per alleviare le condizioni di vita sfortunate dei nostri concittadini, amici, fratelli, parenti, genitori? Crediamo sia necessario, perciò attendiamo il vostro intervento risolutore! Grazie!