L’Osservatorio contro il Consumo di suolo avverte: Il PGT di Peschiera e la pista di pumptrack di San Giuliano sono sotto la lente

Non piace all’organismo composto dalla galassia di associazioni ambientaliste la fretta con cui ai tempi dell’emergenza sanitaria si affrontino certi temi impattanti per il territorio

La pista di pumptruck di Mendrisio (Ch)

La pista di pumptruck di Mendrisio (Ch)

La lettera: «Oggi più che mai c’è bisogno di natura, biodiversità, ossigeno, pulizia e bellezza»

In questo periodo sospeso, quando l’attenzione di molti è giustamente concentrata sui temi della salute, capita che alcune attività, che pure avranno un impatto su tutti i cittadini, non si fermino.
È il caso di Peschiera Borromeo dove parte l’iter di modifica al PGT, su cui ci riserviamo di intervenire dopo aver valutato il piano dell’amministrazione. È il caso di San Giuliano Milanese dove, leggiamo dai giornali, è stato affidato l’incarico di progettare una pista di pumptrack nel Parco dei Giganti, un’area che è stata dedicata dal comune alla memoria della battaglia combattuta nel 1515. Un’area storica, dunque, di me-moria locale e rilevanza internazionale. In quell’area sorgevano degli orti. Su quel suolo cresceva cibo. Erano orti abusivi, corretto quindi aver riportato quei terreni nella disponibilità collettiva. La rimozione degli orti abusivi ha restituito, almeno in parte, lo sfondo paesaggistico origi-nario e in questo nuovo contesto, la chiesina di Zivido ha ritrovato ora la cornice che ha avuto per secoli. Ricordiamo che la chiesa, tuttora consacrata e frequentata, è un bene culturale riconosciuto, a cui il codice dei Beni Culturali riserva una specifica protezione da interventi che ne danneggino l’integrità, la prospettiva e il decoro. Certamente una pista da pumptrack non garantirebbe questa tutela. Chiediamo che si rispetti lo spirito del luogo che fu all'origine della nascita del Parco dei Giganti, che si rispettino le leggi di tutela dei Beni Culturali e ci auguriamo che l’amministrazione comunale decida di collocare in luogo più idoneo la pista. Non comprendiamo l’urgenza di avviare questo progetto, così impattante e incompatibile con il luogo. Ricordiamo che queste richieste sono già state presentate nei mesi scorsi come osservazioni alla proposta di Piano di Governo del Territorio. Esprimiamo perplessità rispetto ad un consumo di suolo in favore di un progetto la cui fruibilità è limitata agli appassionati di questa attività. Auspichiamo che invece della pista si crei una zona boschiva che apporterebbe numerosi benefici alla comunità che abita nelle vicinanze. In alternativa si potrebbe mantenere la vocazione orticola realizzando un orto condiviso e solidale, che si inserisca armonicamen-te nel paesaggio e che sia adeguatamente curato e gestito dalla comunità. Oggi più che mai c’è bisogno di natura, biodiversità, ossigeno, pulizia e bellezza. 

 
L’Osservatorio permanente contro il consumo di suolo e per la tutela del paesaggio del Sud Est Milano è un organismo composto da Italia Nostra, Legambiente, WWF, Slow Food, DESR, Libera, Amici di Carlotta, Comitato Tilt Vizzolo, Greensando, Comitato Stop alla logistica Sordio-San Zenone, Vivai ProNatura e Associazione per il Parco Sud Milano.