Peschiera, accordo Pr-Cdx, Pinna (Lega): «Non fu un atto programmatico; Pr non fu esplicita; spetta alla maggioranza l'onore-onere del Pgt»

«Quel documento d'intenti è da ritenersi per quello che fu, cioè la volontà espressa allora di voler proseguire, nel solco che aveva caratterizzato l'amministrazione uscente, ovvero la fine dell'espansione urbanistica»

Daniele Pinna (Lega)

Daniele Pinna (Lega)

Pinna: «Non fu in alcun modo un atto programmatico»

«Le conclusioni da parte di alcuni, non sempre logiche e comprensibili, di un dibattito per diversi aspetti sterile ed inutile che si sta sviluppando intorno all'atto d'impegno sancito in fase di ballottaggio nel 2021 tra le forze politiche di maggioranza e Pr richiedono alcune precisazioni», questo l’incipit di Daniele Pinna assessore del Comune di Peschiera Borromeo nonché segretario cittadino della Lega, in una nota stampa inviata sabato 5 agosto 2023 alle Redazioni locali.

Pinna in tre punti risponde alle polemiche sollevate da più parti politiche in seguito alle dichiarazioni di Marco Righini in Consiglio comunale, smentendo la lettura data da Peschiera Riparte: «Non fu in alcun modo un atto programmatico, perché diversamente sarebbe stato suggellato da un apparentamento elettorale, ed oggi Pr (Peschiera Riparte) sarebbe evidentemente al governo della Città, cosa che così non è».

Nel secondo punto il coordinatore cittadino della Lega che sottoscrisse l’accordo in dieci punti reso noto da Peschiera Riparte, relativamente alle “ragioni” della non divulgazione dello stesso spiega che: «Sinceramente non ci ponemmo il problema, (Le ragioni N.d.r.) sono riconducibili unicamente a Pr che non fu per niente esplicita e convincente nelle sue dichiarazioni di voto a sostegno del nostro candidato sindaco».

Infine al terzo punto Pinna chiarisce che: «Quel documento d'intenti è da ritenersi per quello che fu,  cioè  la volontà espressa allora di voler proseguire, per quanto riguarda il governo del territorio, nel solco che aveva caratterizzato l'amministrazione uscente, ovvero la fine dell'espansione urbanistica, nel segno della discontinuità. Fu dunque sancito un principio ormai comune a tutti oggigiorno: la difesa senza ma e senza sé del territorio. Oggi però, detto questo, spetta semmai unicamente alla maggioranza uscita dal voto l'onore-onere di formulare il Pgt nel senso proprio del termine. Quindi ad ognuno il suo mestiere, alla maggioranza la maggioranza, mentre la minoranza continui a fare ciò che le è proprio«

«Ora concentriamoci però da qui alla fine della Consiliatura sulle tante opere pubbliche da avviare e completare che la Città aspetta», cosi conclude la nota stampa dell’assessore peschierese.