Affittopoli: l’epilogo di una ventennale cattiva gestione del patrimonio pubblico. è l’ora di un’Italia nuova!

Mi chiedo: è questo il modo dei politicanti di auspicare democrazia e benessere generale? 
Quando la politica utilizza i soldi pubblici per garantire una prima casa alle persone amiche, la questione è semplice: gli stessi che usufruiscono di questi privilegi sono quelli che li dovrebbero fare sparire. Da una parte, abbiamo i giovani che faticano a ottenere un mutuo per la prima casa, dall’altra politici, amministratori messi lì dai politici, nonché amici e parenti loro, che sono stati sorpresi con le mani nella marmellata! A onor del vero, il malcostume di ottenere vantaggi privati grazie alla propria posizione in società non riguarda solo i politici, ma anche i giornalisti, i magistrati, i funzionari di polizia, gli imprenditori, financo i vip dello spettacolo. In una parola, l’intera classe dirigente del Paese. Tutto questo a conferma dell’immobilismo della nostra società negli ultimi vent’anni, quasi a volere dire: si stava meglio, quando si stava peggio; passano gli anni, ma lo scandalo rimane. Ma la vera questione morale è tale per cui una parte di società ricca non si vergogna di intrallazzarsi pur di pagare un canone di favore a danno di tutti gli altri.
Insomma, la vicenda Affittopoli rappresenta il chiaro e naturale epilogo di una ventennale cattiva gestione del patrimonio pubblico. Laddove, dopo 150 anni dall’Unità di Italia, dovremmo esigere una vera Repubblica democratica senza alcun privilegio. Un’Italia nuova sia nei sentimenti che nella giustizia sociale.