Concorsi pubblici, l'importanza della cultura generale

Il piano di attuazione del PNRR ha innescato un processo di rinnovamento all’interno delle Pubbliche Amministrazioni, accentuando un trend che si era palesato già prima del periodo di pandemia. Come risultato, sono aumentati notevolmente i bandi di concorso pubblici, finalizzati all’individuazione di nuove risorse – di vario profilo – da inserire all’interno degli organici di ministeri e altre amministrazioni. In sostanza, sono aumentate le possibilità di impiego sul breve e medio termine per chi ambisce ad entrare a far parte del settore pubblico.

Con la cosiddetta “riforma Brunetta”, l’iter concorsuale è stato alleggerito e, salvo rare eccezioni, non prevede più la fase preliminare rappresentata dalle ‘prove preselettive’, sostituita dalla valutazione dei titoli dichiarati dai candidati. Per il resto, la strutturazione del processo di selezione dei candidati è rimasta sostanzialmente invariata: gli aspiranti in possesso dei requisiti richiesti per la partecipazione al concorso devono sottoporsi a due prove, una scritta e una orale, incentrante prevalentemente su materie ed argomenti specifici o settoriali. La stragrande maggioranza dei test scritti, specie quando si tratta di concorsi accessibili con il solo diploma di scuola superiore, prevede anche una serie di quiz di cultura generale. Spesso, le domande di questo tipo costituiscono una percentuale significativa rispetto al numero complessivo di quesiti; pertanto, non vanno sottovalutate e, se possibile, è bene cercare di prepararsi per affrontarle al meglio e avere maggiori possibilità di superare la prova.

Cosa si intende per cultura generale

I quesiti di cultura generale risultano spesso difficili da inquadrare e, di conseguenza, non è semplice decidere come e in che misura prepararsi. Sono infatti tantissimi gli argomenti che, per un motivo o per l’altro, possono essere considerati afferenti alla ‘cultura generale’; qualsiasi nozione che non abbia connotati tecnici o specialistici può rientrare in questa definizione tanto generica quanto difficile da decifrare.

Di solito, si considera ‘cultura generale’ tutto ciò che riguarda l’attualità, lo sport, il cinema, la cronaca e la musica; in aggiunta, la maggior parte delle materie che rientrano nei programmi della scuola dell’obbligo (come storia e geografia) sono quasi sempre considerate parte di ciò che si definisce ‘cultura generale’.

‘Studiare’ per i quiz di cultura generale, si può?

Non c’è una vera risposta a questa domanda. Poiché è molto difficile individuare i limiti di pertinenza della ‘cultura generale’, delineare un ipotetico programma di studio è quasi impossibile.

Per alcune materie, tipo Storia, Geografia o Letteratura, un breve ripasso su testi scolastici può essere sufficiente, soprattutto se si ha qualche lacuna da colmare circa argomenti di grande rilievo. La preparazione su fatti di cronaca, attualità e simili, invece, è oggettivamente più complessa da organizzare in maniera programmatica. Il consiglio, quindi, è di tenersi informati tramite quotidiani cartacei e siti d’informazione, e provare a testare costantemente le proprie online svolgendo regolarmente i quiz di cultura generale messi a disposizione da portali specializzati come Concorsipubblici.com. Per ogni risposta errata, è bene appuntare il fatto o l’argomento sul quale è incentrata la domanda, così da creare una sorta di database sulle materie o gli ambiti a proposito dei quali si è meno preparati. Naturalmente, si può sfruttare il quiz stesso per imparare ciò che non si conosce o ricordare nozioni dimenticate, anche senza approntare uno studio approfondito e programmatico. Le energie da dedicare alla preparazione generica, infatti, devono essere rapportate al valore dei quiz rispetto al resto del test; se, ad esempio, su 40 domande solo 5 sono di cultura generale, probabilmente è il caso di dedicarsi anzitutto allo studio delle altre materie, e destinare il ripasso di cultura generale ad una fase successiva della preparazione. Di contro, se metà (o poco meno) dei quesiti rientra nell’ambito della cultura generale, sarà necessario regolarsi diversamente.