Investire in azioni: ecco i titoli da monitorare secondo gli analisti

Anche se le criptovalute si stanno imponendo come asset del momento, il mercato azionario continua ad essere il riferimento principale per tantissimi investitori e trader in tutto il mondo. Quello che stiamo attraversando è un periodo particolarmente delicato, con le attività e l'economia che in modo graduale stanno riprendendo slancio dopo i lunghi mesi di difficoltà causati dalla pandemia. E proprio questo periodo di ripresa può offrire interessanti opportunità.

Le imprese attive in alcuni settori finalmente possono tirare una boccata d'aria, ma ci sono anche società che proprio durante la pandemia hanno ottenuto ottimi risultati e che nel prossimo futuro probabilmente continueranno a crescere. Tra le azioni value da tenere maggiormente d'occhio ci sono quelle dei settori bancario, energetico ed industriale, ma c'è molto di più. Vediamo come iniziare ad investire in azioni e quali titoli meritano di essere monitorati.

Cosa significa investire in azioni

Per capire come investire in azioni di Borsa è innanzitutto necessario formarsi ed informarsi in modo da acquisire una buona conoscenza degli asset, degli strumenti finanziari, dei mercati e del loro andamento. La guida pubblicata sul sito mercati24.com è il punto di partenza ideale per chi decide di fare il suo ingresso sui mercati azionari. Innanzitutto è opportuno specificare che ogni azione rappresenta una piccola quota del capitale della società: chi la acquista in pratica diventa proprietario di una piccola parte di quell'impresa. Chi detiene le azioni di una società ha il diritto di voto e di percepire i dividendi, ovvero la quota dell'utile che gli spetta in base al numero di azioni possedute.

Ma i dividendi non rappresentano l'unico possibile guadagno per l'azionista: c'è infatti la possibilità di vendere il titolo e se questo viene venduto quando l'azione ha una quotazione più alta a quella pagata al momento dell'acquisto si ottiene un profitto. Il prezzo delle azioni nel tempo è legato da diversi fattori: la variabile più importante ovviamente è l'andamento della società, ma poi ce ne sono tante altre che possono influire in modo più o meno diretto.

Acquisto diretto del titolo o trading online?

Per diventare azionisti è necessario comprare i titoli della società: bisogna rivolgersi ad una banca, aprire un conto titoli ed effettuare l'ordine. Purtroppo le tempistiche sono solitamente lunghe, i costi sono elevati e spesso serve un capitale iniziale non indifferente per fare questo tipo di operazione. Inoltre, l'acquisto diretto delle azioni è una scelta adatta solo per chi ha intenzione di investire in azioni di quella società in ottica di lungo periodo.

Ma si può investire in azioni anche in un altro modo, senza comprare il titolo: si parla del trading online, che consente di investire sia al rialzo che al ribasso tramite gli strumenti finanziari derivati come i CFD. Le operazioni vengono effettuate in tempo reale, i costi sono contenuti e bastano poche centinaia di euro per poter accedere nei mercati. Non si diventa azionisti (quindi niente diritto di voto e niente dividendo), ma si può speculare su tutte le fluttuazioni di prezzo del titolo.

Le azioni da tenere sotto controllo in questo periodo

 Ogni crisi nasconde delle opportunità: questa regola vale anche per il periodo attuale, con i mercati che stanno cercando di riprendersi dopo le grandi difficoltà legate alla pandemia da coronavirus. Le opzioni per chi vuole investire in azioni non mancano. Come detto in apertura, i titoli bancari, industriale ed energetici sono tra i più seguiti, anche perché gli analisti li hanno inseriti tra quelli favoriti per la cosiddetta rotazione ciclica delle azioni.

Ma in questo periodo tra gli osservati speciali non possono mancare le azioni tech. Il lockdown ha imposto alle persone ed alle aziende ad accelerare il processo d digitalizzazione, ma ha anche reso più comuni alcuni servizi e prodotti (shopping online, telecomunicazioni, abbonamenti di contenuti in streaming, videogame e così via) a cui difficilmente si rinuncerà in futuro. In ripresa dovrebbe esserci pure il settore automotive, che potrebbe ricevere una forte spinta anche dalla svolta green effettuata dalle più importanti case automobilistiche.