Melegnano,Tari, ingiustizia infinita, dal Comune nessuna soluzione ma bollette anche da 180 mila euro

A denunciare la situazione è Caterina Ippolito, Presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Melegnano. In arrivo le super bollette calcolate con la tariffa unica

La Presidente della Confcommercio territoriale durante la protesta contro il caro Tari del 17 maggio

La Presidente della Confcommercio territoriale durante la protesta contro il caro Tari del 17 maggio

Melegnano, 30 settembre 2019 -  «Una farsa, anzi, un dramma infinito sulla tassa rifiuti a Melegnano»: così, commenta il sostanziale nulla di fatto sulla Tari che si annuncia con il Consiglio comunale.  «Il Comune – prosegue la presidente della Confcommercio di Melegnano – non viene a capo della situazione con la corretta interpretazione del regolamento sulla Tari e per le imprese sono in scadenza i pagamenti con importi calcolati sulla base della tariffa unica della tassa rifiuti. Una stangata in piena regola. E le rassicurazioni del sindaco su successivi interventi correttivi non rassicurano affatto perché non si sa quando il Consiglio comunale adotterà la corretta interpretazione del regolamento». La reinterpretazione (con effetto retroattivo) del regolamento sulla Tari introdurrebbe la tariffa differenziata per la tassa rifiuti con il calcolo del tributo a seconda dei locali dove effettivamente si svolge l’attività. Dalla tariffa unica nasce invece il conteggio “monstre” degli arretrati della Tari dal 2013, ordinato dal Comune a una società di riscossione. Più di 650 gli avvisi giunti con richieste “stellari” di pagamento: dagli oltre 180 mila euro - caso limite – di un ristorante del centro di Melegnano a decine di migliaia o migliaia di euro. Situazione, quella degli arretrati “stellari”, non ancora risolta. 
«Restiamo in pieno caos – afferma Caterina Ippolitoe per l’ennesima volta chiediamo al Comune che si metta la parola fine a una situazione insostenibile con il rischio di chiusura dell’attività di tanti imprenditori, la conseguente perdita di posti di lavoro e la ricaduta fortemente negativa sull’indotto cittadino».
«Il sindaco – conclude la presidente dell’Associazione territoriale Confcommercio di Melegnano - mantenga fede alle pubbliche promesse fatte dopo la manifestazione Confcommercio per la Tari con quasi 300 commercianti e artigiani in piazza il 16 maggio davanti al Municipio. E non si aggiunga ora al danno la beffa con il caro-bollette».
«Il caso Tari a Melegnano – aggiunge Marco Barbieri, segretario generale di Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza – va ben oltre la rilevanza locale perché costituisce un pericoloso esempio di come un’Amministrazione comunale – Melegnano è tra le più care e inefficienti nella nostra indagine che compara la tassazione rifiuti nei vari Comuni rapportando tariffe e servizio di raccolta rifiuti - affronta il problema della Tari. Il sindaco di Melegnano ha già acquisito un parere terzo pro-veritate che dà pienamente ragione a quanto, come Confcommercio, abbiamo sostenuto e sosteniamo: la Tari va calcolata con la tariffa differenziata e non con la tariffa unica. Il Comune agisca, reinterpreti il regolamento e sani il gravissimo problema degli arretrati: le imprese e i cittadini non possono più attendere».

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