Milano e i Comuni dell’hinterland riusciranno a rendere più efficiente il rapporto tra cittadini e Istituzioni?

Dal 1993 in Germania è stato avviato un dibattito sulle aree metropolitane. In questa analisi si è passati da un approccio tradizionale della mappa nazionale (città, comuni e Lander) a un approccio che presenta ben 11 regioni metropolitane, invitate a instaurare sistemi di rappresentanza democratica in base alle proprie specificità e alla propria visione. In Gran Bretagna, invece, l’interesse per lo sviluppo delle metropoli risale all’inizio del secolo. Si parla di agenda della competitività, intesa ad assicurare il sostegno sia alle regioni più efficienti che a quelle meno efficienti. Di agenda sociale a favore delle fasce svantaggiate della popolazione e di agenda ambientale volta a migliorare la qualità della vita. In Francia, inoltre, per la realizzazione di azioni "strutturanti", sono stati varati contratti metropolitani che beneficeranno del sostegno finanziario dello Stato. Mentre in Spagna è in atto un processo di rafforzamento delle grandi città nonché una prova di forza fra il governo centrale, le comunità autonome e aree metropolitane come Madrid, Barcellona e Valencia. Questo per dire che pianificazione strategica territoriale, gestione delle infrastrutture e dei servizi metropolitani devono essere messi all’ordine del giorno con l’obiettivo di rendere più efficiente il rapporto tra cittadini e Istituzioni. Milano e i Comuni delle cintura meneghina ci riusciranno?