Animali in Città, presentato l’VIII rapporto di Legambiente sulla gestione dei pet nelle città italiane, promossa l'ATS di Città Metropolitana

Cologno Monzese, comune virtuoso nella Top 10 italiana, Milano ok, Peschiera Borromeo sufficiente. Carenti Mulazzano, Settala, Cerro al Lambro, Carpiano, San Giuliano e Comazzo, in netta crescita San Zenone e Dresano, ottimi investimenti per Vizzolo ma pochi controlli

La prsentazione del dossier Animali in città

La prsentazione del dossier Animali in città

Animali in Città: questo è il titolo del dossier realizzato da Legambiente e presentato a Napoli il 13 dicembre (inaugurazione dei lavori affidata al sindaco Luigi De Magistris). Si tratta di un rapporto annuale, l’ottavo, che monitora in modo scrupoloso il grado di convivenza tra umani e amici a quattro zampe nei comuni italiani. Il rapporto scandaglia ed analizza le risposte fornite da Amministrazioni comunali e Aziende sanitarie in risposta ad alcuni parametri atti a verificare le performance fornite dai suddetti enti nel senso di un supporto ai cittadini possessori di animali d’affezione. All’appello di Legambiente hanno risposto oltre mille comuni da nord a sud della Penisola, restituendo compilati i questionari ideati per verificare quanto segue: quadro delle regole, suddiviso in nove indicatori; risorse e risultati, suddiviso in sette indicatori; quadro dell’organizzazione e dei servizi, a sua volta declinato in ulteriori dodici indicatori; controlli, a cui fanno capo sei parametri. A ciò si aggiunga la “performance complessiva”, una media dei risultati ottenuti assegnando dei punteggi ai casi specifici precedentemente citati. Per ciascuno degli indicatori è stato quindi fissato l’obiettivo ottimale e la soglia minima per la valutazione dello stesso e, successivamente, assegnato il peso relativo a ciascun indicatore utile a compartecipare alla costruzione del punteggio totale il quale è stato infine correlato ad una valutazione complessiva della performance dell’ente medesimo. Tra i parametri considerati, un peso notevole è stato inoltre assegnato alla presenza (o meno) di canili e gattili, del personale che vi lavora e delle attività svolte all’interno di tali strutture.

Analizzati i Comuni e le Aziende Sanitarie aderenti all’iniziativa, sono poi state stilate delle classifiche al fine di premiare quegli enti che si siano rivelati maggiormente virtuosi nel senso di una migliore coabitazione e sinergia nelle nostre città tra umani e pet. Tra le entità territoriali che si sono messe maggiormente in luce è presente Cologno Monzese; la cittadina dell’hinterland milanese, nella fattispecie, può vantare il miglior risultato nella valutazione dei sei indicatori relativi al quadro dei controlli, tra tutti i 1.162 comuni che hanno fornito dati. 

La città di Milano ha fatto rilevare risultati positivi per quanto riguarda l’organizzazione e i servizi forniti, oltre che per il rapporto tra risorse investite e risultati ottenuti; più deludenti altri parametri pertinenti in particolar modo al quadro delle regole. Brillanti sono stati i risultati di ATS Città Metropolitana (Milano e Lodi), tanto da meritare il premio di Legambiente Animali in Città.

Per quanto riguarda il Sud-Est di Milano, il quadro che emerge è riassumibile come segue.
Peschiera Borromeo si è mantenuta, secondo quasi tutti i parametri, sui limiti della sufficienza, facendo registrare prestazioni che, seppur non esaltanti, possono far ben sperare in vista di un futuro miglioramento.

Per nulla brillanti risultano le valutazioni riscontrate nel comune di Paullo, così come in quelli di Mulazzano, Settala, Cerro al Lambro, Carpiano, San Giuliano e Comazzo.

Il comune di San Zenone al Lambro, seppur abbia fatto registrare risultati sotto molti aspetti modesti, risulta invece virtuoso per quanto riguarda gli investimenti attuati nel settore, fattore che porterà, auspicabilmente, a notevoli progressi a partire dai prossimi anni; discorso analogo per quanto riguarda la città di Dresano.

Significativamente positivi, specie nel senso dei servizi, delle regole e degli investimenti, sono stati i risultati ottenuti dall’Amministrazione di Vizzolo Predabissi, carente solamente sotto l’aspetto dei controlli effettuati. 

Maggiori dettagli riguardo allo studio di Legambiente sono reperibili sul sito internet dell’associazione medesima. 

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