Peschiera, ancora nulla sulla cittadinanza onoraria a Liliana Segre ed a Egea Haffner, disattesa la delibera del Consiglio comunale

La Mozione dell' allora consigliere comunale Carla Bruschi, approvata nel 2019 all’unanimità, intendeva riconoscere alle due donne testimoni degli orrori dello scorso secolo il loro calvario a futura memoria

Liliana Segree a destra Egea Haffner

Liliana Segree a destra Egea Haffner

Il Consiglio comunale del 17 dicembre 2019 che approvò all'unanimità la mozione di Carla Bruschi

Il Consiglio comunale del 17 dicembre 2019 che approvò all'unanimità la mozione di Carla Bruschi

Il Consiglio comunale del 17 dicembre 2019 segnò una svolta nell’aspra contrapposizione fra maggioranza e opposizione che caratterizzava le assemblee cittadine svolte durante l’amministrazione Molinari. La Mozione dell’allora consigliere comunale Carla Bruschi, ebbe la capacità di mettere d’accordo tutti, lasciandosi alle spalle le numerose polemiche dei Consigli precedenti innescate dal rifiuto ideologico della maggioranza Molinari di fare memoria della tragedia dei Martiri delle Foibe. Carla Bruschi, artista impegnata in difesa delle donne maltrattate si fece promotrice dell’iniziativa per attivare la procedura per conferire alla Senatrice a vita sopravvissuta alla Shoah, Liliana Segre e all’esule istriana, Egea Haffner, la cittadinanza onoraria. Con un voto all’unanimità l’Assemblea cittadina mise la parola fine a tutte le contrapposizioni ideologiche di quegli anni.

«Liliana Segre ed Egea Haffner – recitava la Mozione approvata -, sono un prezioso baluardo della memoria storica della Nazione. Negli ultimi anni il crescere dell’odio politico ha portato a gravi episodi di intolleranza anche nei confronti di persone che hanno sopportato i momenti più bui del novecento. La comunità ebraica in Italia, dopo l’emanazione delle vergognose leggi razziali, provò sulla propria pelle la discriminazione e la persecuzione. I nostri connazionali della Dalmazia, dell’Istria e del Venezia Giulia alla fine della seconda guerra mondiale dovettero affrontare,  un calvario, prima il genocidio e poi l’ Esodo forzato dalle loro terre per sfuggire alla pulizia etnica».

«Questa è una mozione inclusiva – commentava Carla Bruschi -, basta polemiche sulle cose importanti. La contrapposizione dialettica violenta fra varie fazioni ha raggiunto ormai livelli fuori controllo. L’ho depositata nella settimana della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne: oggi tutti insieme abbiamo il modo, di riconoscere a due donne testimoni di atti di violenza indicibili, la vicinanza e la solidarietà di tutta la nostra comunità per la loro storia fatta di sofferenza e coraggio. Dobbiamo condannare senza se, e senza ma, ogni genere di violenza, di discriminazione. Possiamo dare l’esempio, per sottolineare con determinazione, forza e audacia che il nostro, è un unico pianeta, e la nostra è una sola umanita, tutti insieme al di là di ogni appartenenza politica».

Ebbene a distanza di quasi quattro anni, il Consiglio comunale non ha neanche steso il regolamento per la concessione della Cittadinanza onoraria e la volontà dell’assemblea cittadina, che con il voto all’unanimità rappresentava tutti gli elettori di Peschiera Borromeo, è stata disattesa.
Giulio Carnevale