Peschiera, genitori preoccupati da una lettera de “Il Melograno Onlus”

Nella lettera viene spiegato che nel centro estivo saranno presenti sia i volontari, sia due richiedenti asilo: «Pensiamo che ciò possa giovare ai bambini»

Peschiera Borromeo, alcuni genitori con i figli iscritti al centro estivo hanno ricevuto una lettera da parte della Cooperativa Sociale Il Melograno Onlus, che li ha lasciati (per usare un eufemismo) “interdetti”. Nella comunicazione firmata dal Referente d’Area Massimiliano Manenti, si spiega che nel corso delle attività previste per i bambini, vi sarà la partecipazione sia del personale volontario, sia di uno o due richiedenti asilo (a numero variabile). Tali persone accolte presso alcune strutture di Peschiera Borromeo e Vigliano di Mediglia, non potendo lavorare potranno altresì dare una mano ai volontari specializzati. 
Si legge infatti che «La Cooperativa cercherà di inserirli in attività di volontariato ai fini di integrazione nel territorio. Per alcuni ragazzi le attività saranno all’interno del centro estivo. Pensiamo che ciò possa giovare sia ai ragazzi da noi accolti, sia ai bambini iscritti al centro estivo forse troppo bersagliati dalle informazioni mediatiche legate al tema dell’accoglienza nel nostro Paese. (…) I richiedenti asilo potranno partecipare ai giochi di gruppo e ai laboratori artistici affiancando gli educatori incaricati. Potranno inoltre aiutare gli operatori per la sorveglianza dei bambini (…) è invece loro esclusa ogni partecipazione a gite o in piscina. La Cooperativa si fa carico di ogni costo relativo all’inserimento dei richiedenti asilo nel centro estivo e alla loro presenza (cibo, trasporto ecc). (…) anche i richiedenti asilo saranno regolarmente iscritti nel Libro dei Soci della Cooperativa». 

A rendere nota la lettera è stata un’insegnante, Barbara Tornatore, i cui figli sono iscritti al centro estivo di Peschiera, e sta pensando di ritirarli: «Noi non sappiamo nulla di questi richiedenti asilo, ci hanno solamente riferito che provengono dall’Africa Sub-Sahariana e che hanno tra i 20-30 anni d’età. Come fanno a sapere che sono in possesso di una formazione adeguata? Cosa sappiamo del loro vissuto? Perché li hanno inseriti tra i soci della Cooperativa? Gestire i bambini è delicato e difficile, serve avere una determinata preparazione. Credo che si stia sottovalutando la questione, la mia lotta sarà sempre per i bambini, per quelle categorie che non si possono difendere». 

È difficile assodare se queste persone che affiancheranno gli educatori e animatori abbiano effettuato o meno gli studi necessari o se abbiano esperienza pregressa nel ruolo. Ci si chiede il perché della scelta, soprattutto considerando un annuncio lavorativo emesso a giugno su indeed da parte proprio de “Il Melograno onlus”. Nell’annuncio si legge che «Il Melograno Onlus seleziona EDUCATORI ed EDUCATRICI per incarico nei CENTRI ESTIVI nei comuni di Ronco Briantino, Bernareggio e Bellusco. I candidati dovranno possedere i seguenti requisiti: Laurea in scienze dell'educazione - diploma psicopedagogico - precedenti esperienze in servizi educativi, attività ricreative e Centri Estivi. Costituiscono titoli preferenziali: - residenza sul territorio di riferimento; - disponibilità all'uso dell'automobile ed a spostamenti sul territorio. Non verranno prese in considerazione candidature prive dei requisiti e delle caratteristiche indicati». Certo, tra i Comuni sopra citati non si trova Peschiera, ma la Cooperativa è la stessa, e se le linee guida sono vigenti in ogni sede, ciò dovrebbe significare che i richiedenti asilo sono in possesso o di laurea in scienze dell’educazione, o di diploma psicopedagogico o che abbiano alle spalle esperienze in centri estivi.