Ragazzi lombardi e Internet: sempre più connessi ma non sempre sicuri

La nascita del digitale, infatti, ha portato una delle rivoluzioni più massicce della storia: smartphone e connessioni hanno di fatto cambiato prospettive e abitudini

Scende l’età media relativa all’approccio dei ragazzi lombardi a Internet, sale il numero di ragazzi collegati in rete in Lombardia. La nascita del digitale, infatti, ha portato una delle rivoluzioni più massicce della storia: smartphone e connessioni hanno di fatto cambiato prospettive e abitudini. E hanno cominciato a farlo da un’età giovanissima, e molto delicata da un punto di vista psicologico. Ma la questione, che viene spesso vista soprattutto da un lato negativo, in realtà è anche in grado di regalare dei benefici. Il punto focale del discorso, infatti, sta come sempre nell’uso che si fa di un certo strumento. E nelle forme di controllo adottate dai genitori: un po’ come è accaduto per altri media, come ad esempio la televisione. Ecco perché è necessario approfondire questo tema, lungo ogni sua sfaccettatura.

Ragazzi e bambini lombardi: aumentano le connessioni

Aumentano le connessioni in giovane età in Lombardia. Ecco i risultati della ricerca firmata da Ats Bergamo: il 98% dei ragazzi lombardi compresi fra i 15 e i 18 anni utilizza regolarmente Internet tramite un device connesso. Questo vale sia per gli smartphone, sia per i PC desktop e i laptop. Non si tratta comunque di dati incoerenti con il resto delle regioni: le medie nazionali, infatti, sono assolutamente in linea con quanto registrato da Ats Bergamo. I dati che stupiscono di più, sono piuttosto quelli relativi ai bambini connessi: anche in questo caso, il 97% dei bimbi possiede uno smartphone o comunque naviga già su Internet. Anche se ovviamente cambia il computo del tempo passato in rete: i bimbi difficilmente superano i 60 minuti giornalieri, mentre gli adolescenti arrivano anche fino a 5 ore.

Smartphone e ragazzi: i lati positivi di questo duetto

Gli smartphone, benché vengano malvisti dai genitori, possono portare degli indubbi vantaggi ai ragazzi. Questo è quanto ha stabilito la prestigiosa università del MIT: stando alla sua ricerca, infatti, i ragazzi che usano lo smartphone godono di una concentrazione maggiore. E di conseguenza si dimostrano più produttivi, anche quando si tratta di studiare. In tal senso lo smartphone non rappresenterebbe una distrazione dallo studio, quanto piuttosto un benefit. E queste tendenze sono già state colte dagli operatori di settore: non a caso un provider come Kena, propone una tra le migliori offerta Internet per mobile, perché appositamente disegnata per le esigenze dei ragazzi che navigano da smartphone.

Quali sono i rischi legati all’uso dello smartphone?

Usare lo smartphone in giovane età, dipendentemente dall’utilizzo, può anche portare dei rischi. Ad esempio, l’abuso dei social network può portare alla diffusione virale di contenuti privati: non a caso una delle principali cause del cyber-bullismo in rete. Ma la privacy va incontro a rischi anche per via dell’uso indiscriminato di quelle app che accedono ai dati personali: stando alla IPSOS, il 58% dei ragazzi – pur di usarle – accetta senza problemi questa condizione. Ignorandone i rischi. Anche la condivisione di contenuti fotografici e video intimi dilaga presso i ragazzi: una moda molto rischiosa, che spesso non viene ponderata in merito alle conseguenze. Infine, lo stesso discorso riguarda l’utilizzo della fotocamera live.