TFR nel fondo pensione, conviene?

Trattamento di Fine Rapporto in azienda o in un fondo pensione? È una scelta importante e delicata che si trovano ad affrontare tanti lavoratori dipendenti e che vogliono difendere al meglio la somma che mensilmente viene trattenuta dallo stipendio per andare a comporre la liquidazione. Trovare una risposta non è sempre semplice considerando vantaggi dell’una e dell’altra soluzione. Qui proviamo a fornire qualche utile indicazione su cosa conviene per il proprio TFR.

Il rendimento

Il primo fattore da considerare è quello del rendimento delle risorse accantonate. Il TFR in azienda cresce ad un tasso calcolato secondo una formula definita per legge, che prevede un tasso fisso dell’1,5% più il 75% dell'inflazione annua (in periodi di inflazione elevata come il 2022 e il 2023 le piccole aziende possono subire una vera e propria stangata). Questo rendimento di solito considerato sicuro, ma tendenzialmente basso.

I fondi pensione invece investono in una molteplicità di asset e si caratterizzano per un rendimento che varia in maniera significativa in base alle performance del mercato. Questo potrebbe comportare rendimenti più alti rispetto al TFR in azienda, ma anche un maggiore rischio.

In ogni caso va ricordato che il Trattamento di Fine Rapporto può anche essere “protagonista” di piani individuali pensionistici (PIP). Un PIP di tipo assicurativo come il Programma per Te prevede ad esempio che somme del TFR contribuiscano a costruire il piano per la pensione complementare con la possibilità di cambiare il profilo di investimento e la periodicità del versamento in base a mutate esigenze. E il TFR investito in forma di previdenza integrativa gode di una favorevole tassazione a scadenza.

La sicurezza

Il TFR in Azienda è considerato relativamente sicuro, con un rendimento garantito. Esiste tuttavia un rischio in caso di insolvenza dell'azienda. I fondi pensione al contrario sono soggetti a rischi di mercato e la sicurezza del capitale, di conseguenza, non è garantita: il valore della somma accantonata può fluttuare in base alle condizioni di mercato. Dunque, mentre il TFR in azienda può essere a rischio in caso di crisi aziendale, il fondo pensione è indipendente dalla situazione finanziaria dell'azienda ma il suo destino è fortemente legato a quello del mercato.

I benefici fiscali e i costi di gestione

Per quel che riguarda imposte o tasse, non ci sono benefici fiscali specifici per il mantenimento del TFR in azienda, mentre se si contribuisce a un fondo pensione il Trattamento di Fine Rapporto può offrire vantaggi come la deducibilità dei contributi dal reddito imponibile e una tassazione agevolata al momento del prelievo (come già accennato parlando di un piano individuale pensionistico di tipo assicurativo con somme del TFR). Considerando invece i costi di gestione, questi non sono previsti con il TFR in azienda, e sono presenti nel caso dei fondi pensione, e possono incidere sul rendimento netto.

La liquidità

Sul fronte della liquidità, in casi di emergenza il TFR in azienda è più accessibile in casi di emergenza, come licenziamento, dimissioni o altre situazioni previste dalla legge. In linea di massima il fondo pensione è meno liquido. I fondi sono destinati alla pensione e prevedono regole più rigide per il prelievo prima del pensionamento.

Flessibilità

Infine, vale la pena accennare al fattore della flessibilità. La gestione del TFR in azienda è considerata più rigido in termini di investimento e gestione. Nel caso del fondo pensione ci sono più opzioni di scelta di investimento, a seconda del profilo di rischio e degli obiettivi del lavoratore.