Il telegramma: come è cambiato questo strumento antico, ma adoperato ancora oggi

Il telegramma è uno strumento di comunicazione che ha alle spalle una storia davvero antica, ciononostante, in un’epoca sempre più digitale quale quella odierna, riesce a resistere, presentando delle peculiarità che lo rendono unico nel suo genere.

Oggi, infatti, su siti web come www.ivisura.it è possibile spedire un telegramma con pochi click, digitando il proprio messaggio proprio come se fosse una semplice email.

Il telegramma tradizionalmente inteso

Il telegramma, come noto, è un breve messaggio testuale che viene recapitato in maniera cartacea al destinatario.

Le origini del telegramma sono antichissime: il primo fu inviato nel 1844 da Samuel Morse, inventore del telegrafo elettrico, e nei decenni seguenti si verificarono diverse innovazioni importanti che andarono a definire quello che è poi stato, per lunghi anni, uno strumento di uso comune con caratteristiche ben precise.

Per lunghi anni, risalenti ad una storia più recente, il telegramma prevedeva la formulazione del testo attraverso una dettatura telefonica; una volta composto, il messaggio veniva affidato ai servizi postali per la relativa consegna.

Il telegramma ha rappresentato un punto di riferimento assoluto per le comunicazioni: in epoche più antiche rappresentava il modo più celere ed efficace per inviare delle comunicazioni brevi (i tempi di spedizione delle lettere cartacee, infatti, erano ben più lunghi), successivamente il telegramma si è affermato come mezzo per l’effettuazione di comunicazioni formali e/o istituzionali.

Il telegramma oggi

Negli anni Duemila, come sappiamo, è esplosa la “bomba” digitale, con il web che ha iniziato a diffondersi in maniera sempre più massiccia, divenendo sempre più capillare anche in termini di tipologie di dispositivi connessi.

È inutile sottolineare come oggi la grande maggioranza delle comunicazioni passi attraverso Internet, sia per quel che riguarda i messaggi informali e prettamente personali, con posta elettronica, App di messaggistica e quant’altro, sia per le comunicazioni istituzionali e con valore legale, si pensi ad esempio alla PEC.

Dinanzi ad una così grande disponibilità di strumenti efficaci, immediati e nella maggioranza dei casi gratuiti, non stupisce il fatto che l’importanza del telegramma sia andata calando, tuttavia è suggestivo notare come questo strumento sia riuscito a resistere e sia ancora oggi discretamente utilizzato.

Ma come si spiega questo? Perché uno strumento apparentemente obsoleto continua ad essere disponibile? Le ragioni sono, con ogni probabilità, diverse.

Anzitutto, il telegramma rappresenta una forma di comunicazione molto “sui generis”, una delle poche che consente al destinatario di poter conservare una copia cartacea del messaggio ricevuto.

Questa peculiarità rende il telegramma la soluzione ottimale per inviare delle comunicazioni contraddistinte da un determinato grado di formalità, o comunque prive di una particolare confidenza con il destinatario, si pensi ad esempio ai messaggi di condoglianze, che oggi sono la ragione principale per cui i telegrammi vengono inviati.

Non bisogna inoltre dimenticare che anche il telegramma è divenuto più moderno, pur conservando le sue caratteristiche peculiari: l’idea di dover dettare telefonicamente il proprio messaggio, con ciò che ne consegue in termini di eventuali errori di trascrizione e di legittimo imbarazzo, appartiene al passato.