Arriva rombando, parcheggia una decappottabile davanti a un bar nel posto riservato ai disabili e scende per entrare, peraltro senza mascherina, nel locale. Non immagina però di essere apostrofato da Paolo Limonta, che oltre ad essere maestro elementare è assessore all'Edilizia Scolastica. È accaduto nei giorni scorsi a Milano. «Con estrema gentilezza gli faccio notare che non può lasciare la macchina posteggiata lì e non può neanche entrare nel bar senza indossare la mascherina – spiega lo stesso Limonta -. Lui intanto si toglie gli occhiali e mi rivolge uno sguardo stupefatto. Io gli sorrido, gli chiedo di spostare la macchina di alcuni metri indicandogli un posto libero e di tornare lì che un caffè glielo offro volentieri. Sempre in silenzio risale in macchina e la posteggia poco più avanti. Poi torna da me indossando la mascherina che aveva recuperato in macchina. Intanto sono arrivati i miei amici e lui si siede con noi. È rimasto pochissimo. Il tempo di bere un caffè, dirmi che si chiama Andrea e che ha ventisei anni». Il giovane se n’è poi andato dopo aver ringraziato l’assessore ed esprimendo felicità per averlo incontrato. «Spero che fosse sincero – conclude Limonta -. Mi intristisce vedere ragazzi che non hanno assimilato la bellezza del vivere in una comunità dove rispettare ed essere rispettati è l’elemento centrale del crescere, bene, ogni giorno. Mi auguro che Andrea si ricordi davvero di questo incontro».