Antonino Nucera, ex sindaco Opera patteggia 4 anni e mezzo per peculato, corruzione, truffa e falso

Era finito ai domiciliari nell'aprile dello scorso anno per una vicenda di appalti truccati e tangenti, che aveva fatto venire a galla pure un peculato su delle forniture di mascherine

Antonino Nucera

Antonino Nucera

(ANSA) - MILANO, 07 GIU - Ha patteggiato una pena di 4 anni e mezzo Antonino Nucera, l'ex sindaco di Opera, nel Milanese, finito ai domiciliari nell'aprile dello scorso anno per una vicenda di presunti appalti truccati e tangenti e che aveva fatto venire a galla pure un presunto peculato su delle forniture di mascherine.

Lo ha deciso il gup di Milano Massimo Baraldo a seguito dell'inchiesta coordinata dai pm Stefano Civardi e Silvia Bonardi, condotta dai carabinieri.

Nucera, che era stato circa 6 mesi ai domiciliari, ha patteggiato per corruzione, truffa, peculato e falso e ha messo a disposizione, tra risarcimenti e confische, circa 110mila euro. Con la chiusura delle indagini, lo scorso settembre, a Nucera era stata contestata, oltre alle prime ipotesi di reato già emerse con l'arresto, anche un'accusa di truffa aggravata ai danni della pubblica amministrazione perché, nel corso del suo mandato, si sarebbe adoperato, scriveva la Procura, "per continuare a ricevere lo stipendio come dirigente amministrativo di una scuola di Milano" dove lavorava prima di essere eletto, benché avesse "ottenuto un lungo periodo di aspettativa non retribuita, causando un danno erariale di circa 59.000 euro". Ventidue erano gli indagati in totale nell'inchiesta (funzionari pubblici, imprenditori e cinque società), ma alcuni avevano già patteggiato. Tra i 14 imputati rimasti in udienza preliminare in cinque hanno scelto la strada dei patteggiamenti accolti dal gup, come Nucera, altri 3 il rito abbreviato (condanne dagli 8 mesi ai 2 anni e 8 mesi) e altri 6 il rito ordinario e sono stati mandati a processo (anche se i pm avevano chiesto proscioglimenti). Il Comune di Opera nel procedimento era parte civile, assistito dal legale Alessandro Bastianello.