Paullese a quattro corsie entro fine 2025, Daniela Caputo: «i lavori non sono mai venuti meno»
Il punto sugli avanzamenti del secondo lotto del progetto è stato fatto mercoledì 4 dicembre nell’ambito di una assemblea pubblica a Paullo presso la sala consiliare
Entro la fine del 2025, i pendolari della Paullese dovrebbero finalmente poter percorrere l’intera tratta milanese su quattro corsie, due per senso di marcia. L’ampliamento della strada, atteso da anni, promette di trasformare un asse viario spesso congestionato in una via più scorrevole e sicura. Durante un incontro organizzato in sala consiliare a Paullo nella serata di mercoledì 4 dicembre, alla presenza di rappresentanti locali e dei comitati cittadini, si è fatto il punto sul secondo lotto del progetto, primo stralcio, del piano di riqualificazione della Paullese. Presenti in sala la consigliera metropolitana delegata alle Infrastrutture, Daniela Caputo, e il direttore del settore strade di Città Metropolitana, Gabriele Olivari. La serata, introdotta dal sindaco Luigi Gianolli, ha visto la partecipazione di rappresentanti dei comuni limitrofi, tra cui Peschiera, Pantigliate, Tribiano e Zelo. Il messaggio emerso è chiaro: ogni passo avanti, anche piccolo, rappresenta una speranza per chi ha affrontato per anni code interminabili e una viabilità insufficiente. Ad ottobre è stato inaugurato il primo tratto completato dell’opera, un segmento di 1,8 chilometri dal cavalcavia sulla Tangenziale Est Esterna al ponte sulla Muzza. Nei prossimi mesi, saranno ultimate le rampe di accesso (entro gennaio), mentre si procederà con l’ampliamento di ulteriori 1,3 chilometri dall’area commerciale di Settala fino all’intersezione con la provinciale Cerca. Questo consentirà la connessione al tratto già esistente a quattro corsie verso Milano. Tra i numeri del progetto spiccano i 41 milioni di euro stanziati per il secondo lotto, primo stralcio, recentemente rifinanziati con 6 milioni aggiuntivi dal Ministero per coprire l’aumento dei costi dei materiali. La consigliera Caputo ha sottolineato come il sostegno a Gimaco, l’azienda appaltatrice, sia stato cruciale per garantire la prosecuzione dei lavori, anche di fronte ai ritardi nei pagamenti governativi. Nonostante i rallentamenti, il progetto non si è mai fermato. «I lavori non sono mai venuti meno», ha ribadito Caputo, evidenziando gli sforzi di collaborazione tra enti e imprese per superare le criticità economiche e logistiche.