Peschiera, Asst spiega: niente proroga al dott. Di Palma una volta attivato l'ambulatorio temporaneo

A Mediglia i pazienti sono stati più fortunati, la Direzione dell'Asst concede proroga a medico 72 enne.

A Peschiera Borromeo la situazione è diventata critica dopo il pensionamento contemporaneo del dottor Luigi Di Palma e della dottoressa Maria Luisa Bersani, medici di medicina generale che seguivano complessivamente circa 3.800 pazienti. Il disagio ha colpito in particolare i quartieri di San Bovio e San Felice, dove oggi non è più possibile ricevere assistenza medica se non recandosi all’Ambulatorio Medico Temporaneo (AMT) attivato presso la Casa di Comunità di Zeloforamagno, con tutta la documentazione medica appresso, esenzioni comprese.

Il dottor Di Palma aveva espresso disponibilità a proseguire la propria attività fino all’individuazione di un medico titolare, ma l’ASST Melegnano Martesana ha concesso soltanto una proroga di 30 giorni, finalizzata esclusivamente all’apertura dell’AMT. Una scelta che ha suscitato perplessità, anche alla luce di quanto accaduto a Mediglia, dove il dottor Masini – medico 72enne – ha ottenuto una proroga proprio per garantire continuità ai propri assistiti.

La nostra redazione ha chiesto chiarimenti alla direzione dell’ASST Melegnano Martesana ponendo alcune domande. Abbiamo chiesto perché, in una situazione di emergenza, non sia stata concessa un’ulteriore proroga al dottor Di Palma, anche in considerazione del fatto che in Parlamento è in fase di approvazione una norma che estende fino a 73 anni l’età per il pensionamento dei medici di medicina generale. Abbiamo domandato se corrisponda al vero che a Mediglia, invece, sia stata data una proroga al dottor Masini per evitare la scopertura del servizio. Ci siamo informati anche sulla situazione dell’ambulatorio di San Bovio, dove circolano voci su un possibile utilizzo esclusivo degli infermieri di comunità al posto dei medici. Inoltre, abbiamo chiesto come debbano comportarsi i cittadini di Peschiera Borromeo e dei comuni vicini, dato che sul sito di Regione Lombardia per il cambio medico non risultano professionisti selezionabili, e infine come si stia organizzando l’ASST per far fronte a un’emergenza che l’attività dell’AMT da sola non sembra riuscire a contenere.

Le risposte ufficiali sono giunte in una nota firmata dalla dottoressa Paola Pirola, direttore socio sanitario, e dalla dottoressa Maddalena Minoja, direttore del Dipartimento Cure Primarie, che riportiamo integralmente:

«La normativa attualmente in vigore prevede il pensionamento al compimento del 72esimo anno di età per tutti i medici di medicina generale.
Nel caso del dottor Di Palma, la proroga di un mese ha permesso di istituire un Ambulatorio Medico Temporaneo che, attualmente garantisce risposta ai bisogni evidenziati. È inoltre in corso di predisposizione di un AMT anche a San Bovio.
Per quanto invece riguarda Mediglia, la collaborazione del dottor Masini cesserà non appena verrà trovata soluzione.
Resta inteso-
precisano la dottoressa Paola Pirola, e la dottoressa Maddalena Minoja-, che qualora la normativa in materia di età pensionabile subisse le modifiche attese, Asst provvederà tempestivamente ad applicare le nuove norme.
Per quanto concerne il servizio Infermieri di Famiglia e di Comunità, non c’è nessun intento di utilizzarlo in sostituzione dei MMG. Si tratta invece di un ampliamento dell’offerta di servizi sociosanitari a supporto e in funzione di raccordo con i MMG e gli AMT: l’attivazione, come già avvenuto in altre aree del nostro territorio, di PUA itineranti ha l’obiettivo raggiungere tutti i cittadini con un’analisi dei bisogni aggiornata.
Per la scelta dei MMG, e per affrontare le criticità evidenziate, ASST ha, come già segnalato, in campo una serie di iniziative atte a ridurre le difficoltà e a fornire risposte ai bisogni del territorio: laddove non ci sono medici titolari o sostituti, si provvede all’apertura di Ambulatori Medici Temporanei cui possono rivolgersi tutti i pazienti che non hanno un medico di riferimento o che necessitino di cure; prosegue la ricerca continua e costante di professionisti cui affidare i servizi di MMG; si è ampliata e diffusa la presa in carico dei pazienti fragili e cronici; l’apertura di PUA, anche itineranti, consente di monitorare costantemente i bisogni che vengono analizzati e affrontati; entro il mese di maggio saranno disponibili gli esiti della pubblicazione, da parte di Regione Lombardia, degli ambiti carenti per l’assegnazione di medici titolari; sono inoltre in corso progettualità con i MMG e la Continuità Assistenziale per garantire servizi finalizzati ad una migliore assistenza. Prosegue inoltre la collaborazione con gli enti locali che, in caso di necessità, mettono a disposizione spazi per l’apertura di ambulatori e servizi.»

La dichiarazione chiarisce l’impianto delle azioni messe in campo dall’ASST, ma lascia aperto il punto centrale: perché non si sia scelto, pur potendolo fare, di mantenere il dottor Di Palma in servizio almeno fino all’individuazione del suo successore, come fatto per altri medici in comuni vicini. La decisione di utilizzare la proroga esclusivamente come misura tecnica per l’attivazione dell’AMT sembra più una scelta gestionale che sanitaria, e rischia di lasciare scoperto un bisogno concreto sul territorio. Nel frattempo, a San Bovio l’ambulatorio resta senza medico e i pazienti continuano a vivere una condizione di precarietà e incertezza.

Nella giornata del 29 aprile 2025, intanto, il Pronto soccorso dell’ospedale di Vizzolo Predabissi ha vissuto una situazione campale, con attese che in alcuni casi hanno superato le 24 ore. In corsia si sono accumulati numerosi codici bianchi e verdi, spesso legati a problemi che potrebbero e dovrebbero essere risolti dalla medicina generale, se fosse realmente accessibile. Le carenze sempre più gravi di medici di medicina generale stanno ormai travolgendo l’intera sanità territoriale, spostando la pressione sugli ospedali e trasformando ogni episodio in un'emergenza evitabile. Di fronte a tutto questo, le soluzioni più ovvie e ragionevoli – come mantenere in servizio un medico esperto e disponibile come il dottor Di Palma – vengono scartate a priori da una dirigenza dell’ASST che, nei fatti, si mostra distante dalle necessità reali della cittadinanza.
Giulio Carnevale