Strage di alberi a Peschiera Borromeo: cittadini in protesta contro il Biciplan, appuntamento sabato 7 dicembre alle ore 15 in via 2 Giugno
Flash mob previsto il 7 dicembre per sensibilizzare sulla gestione del verde urbano e dei progetti di mobilità sostenibile; il salice piangente dedicato ad Andrea De Nando diventa simbolo di resistenza
A Peschiera Borromeo, il taglio massiccio degli alberi in diverse zone della città sta suscitando indignazione tra i cittadini. Da Linate a via Milano (Boscana) fino a Mirazzano, numerosi esemplari arborei sono stati abbattuti, mentre altri si trovano a rischio, ufficialmente per motivi di sicurezza o per fare spazio ai progetti di mobilità sostenibile, come il controverso Biciplan.
Il progetto, promosso dalla Città Metropolitana di Milano, prevede la realizzazione di nuove piste ciclabili, ma non mancano le critiche. «Non siamo contro le piste ciclabili – affermano i promotori del flash mob – ma riteniamo che i progetti in atto siano sconsiderati e portati avanti con arroganza, senza il giusto rispetto per il territorio e i suoi cittadini».
Il salice piangente di Andrea De Nando: un simbolo di memoria e resistenza
Tra gli alberi minacciati dai lavori, il salice piangente dedicato ad Andrea De Nando, giovane peschierese tragicamente scomparso, è diventato un simbolo della protesta. Piantato in sua memoria, il salice rappresenta per la comunità un luogo di ricordo e riflessione, ma anche un baluardo contro decisioni calate dall’alto. «Non si tratta solo di un albero – spiegano i cittadini – ma di un simbolo che unisce dolore, memoria e resistenza. Difenderlo significa difendere il nostro diritto a partecipare alle decisioni che riguardano il nostro territorio».
L’“Albero di Andrea” è stato scelto come epicentro del flash mob organizzato per sabato 7 dicembre alle ore 15. L’evento intende sensibilizzare sulla tutela del verde urbano e contestare la gestione dei progetti urbanistici, considerati poco rispettosi delle esigenze della cittadinanza.
Un progetto calato dall’alto?
Ad alimentare le polemiche è l’atteggiamento percepito come autoritario di Città Metropolitana, accusata di decidere senza tenere conto delle istanze locali. Le critiche si estendono anche alle amministrazioni comunali, sia passate che presenti, per la mancata trasparenza e comunicazione sul tema. «Le amministrazioni hanno permesso l’avvio di questi lavori senza informare adeguatamente i cittadini», lamentano i promotori della protesta. Il primo incontro pubblico sul Biciplan è fissato solo per il 10 dicembre, quando i tagli saranno già quasi ultimati.
Flash mob in difesa del verde urbano
Il flash mob di sabato sarà l’occasione per esprimere dissenso e chiedere maggiore attenzione nella pianificazione territoriale. L’appuntamento, aperto a tutti, si svolgerà presso il salice piangente di Andrea, visto come esempio della cattiva gestione del verde pubblico ma anche come simbolo di speranza. «La memoria di Andrea e il suo salice sono qualcosa di profondamente nostro – sottolineano gli organizzatori – e perderlo significherebbe perdere un pezzo di cuore della nostra comunità».
Il valore del verde e l’esigenza di un confronto
Le proteste non sono solo contro il taglio degli alberi, ma anche contro una visione di sviluppo che sembra trascurare l’equilibrio tra innovazione e sostenibilità ambientale. «Non si può parlare di mobilità sostenibile senza considerare l’impatto sul verde pubblico. Ogni albero tagliato è una perdita per l’ecosistema e per la qualità della vita dei cittadini», sottolineano gli organizzatori.
In attesa del confronto pubblico del 10 dicembre, l’evento del 7 sarà l’occasione per far emergere il dissenso e chiedere maggiore attenzione e rispetto nella pianificazione del territorio. Il salice piangente dedicato ad Andrea De Nando sarà al centro dell’attenzione, un testimone silenzioso ma potente della lotta per il verde urbano e della resistenza della comunità.
Giulio Carnevale