“Salviamo il Pratone”: nasce il Comitato a difesa del polmone verde sandonatese

Lo scopo è salvaguardare la centralissima area verde cittadina dalla cementificazione e contrastare il consumo di suolo a favore di un ambiente più vivibile

Una delle recenti riunioni del Comitato

Una delle recenti riunioni del Comitato

“No al cemento sul Pratone”. È questo l’appello lanciato dalle associazioni NOI - Network Organizzazione Innovazione e GreenSando che, facendosi portavoce delle istanze dei cittadini, hanno dato vita al Comitato “Salviamo il Pratone”. Fulcro della discussione è la grande area verde che costeggia la centralissima via Gramsci a San Donato, per la quale da anni si parla di possibili progetti urbanistici e di riqualificazione per ora mai decollati. Per porre fine alle incertezze e salvaguardare il futuro di quello che i residenti definiscono il “Central Park” sandonatese, i promotori del nuovo sodalizio, che si definisce apartitico e inclusivo, hanno deciso di proclamare a gran voce la loro netta presa di posizione: lasciare intatto un paesaggio rurale urbano unico nel suo genere. Attualmente i diritti edificatori stabiliti per il Pratone riguardano il 20% della sua superficie totale ma, secondo gli attivisti, ogni intervento urbanistico avrebbe un impatto devastante sul territorio. Per questo sono convinti della necessità che la politica locale si muova nella giusta direzione, ovvero che la salvaguardia ambientale sopravanzi gli interessi dei privati. «Oggi più che mai – proclamano i promotori - è necessario contrastare i cambiamenti climatici con azioni concrete. Nel 2020 non possiamo più permetterci di affermare che da una sola parte esistano i diritti acquisti». Affinché la “battaglia” sia efficace, è però necessario che quante più persone aderiscano a “Salviamo il Pratone”. Per farlo è sufficiente compilare il modulo all’indirizzo https://tinyurl.com/y3n4qd2y.

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