San Donato Milanese: condannati i “nonni stalker”

I coniugi, di 80 e 76 anni, avevano reso la vita un inferno a una giovane coppia di vicini, accusata di essere troppo rumorosa

Un pensionato 80enne e la moglie di 76 anni sono stati condannati dal Tribunale di Milano per stalking ai danni di una giovane coppia di vicini di casa. I fatti contestati ai molestatori risalgono al biennio 2015-2017 quando i due “nonni stalker” hanno messo in atto una serie di comportamenti persecutori nei confronti degli inquilini del piano di sopra, presso un condominio di San Donato. Non solo minacce di morte pronunciate in presenza dei figli piccoli della coppia, ma anche continue vessazioni che hanno creato via via un clima invivibile, come il volume della radio alzato al massimo in orari notturni oppure ripetuti colpi di scopa sul soffitto. Alla fine le vittime, per recuperare un po’ di serenità, hanno deciso di cambiare casa e di denunciare l’80enne e la moglie. I due anziani si sono difesi sostenendo che i loro vicini erano molto rumorosi, ma gli altri condomini ascoltati come testimoni dal Giudice hanno smentito questa versione, sottolineando invece che gli imputati non erano nuovi a comportamenti di quel tipo. Il Tribunale ha inflitto all’uomo una pena pari a un anno di reclusione senza condizionale e otto mesi con la condizionale per la consorte, oltre a disporre un risarcimento pari a 30mila euro a beneficio delle vittime.

Richiesta di Rettifica inoltrata dagli avvocati Lotumulo e Rocca, Milano 22 ottobre 2020

I sottoscritti avvocati Mauro Lotumolo e Federica Rocca, entrambi del Foro di Milano, in qualità di difensori degli imputati citati nell'articolo apparso in data 20.10.2020 sulla Vostra testata giornalistica dal titolo: “San Donato Milanese: condannati i nonni stalker” al fine di richiederVi la rettifica di quanto riportato.
Invero, nell'articolo si ravvisano delle erronee informazioni atteso che non viene evidenziato come la sentenza emessa dal Tribunale di Milano non sia definitiva; invero, nell'interesse dei nostri assistiti è stato presentato atto di impugnazione e, ad oggi, siamo in attesa della fissazione di udienza innanzi alla Corte di Appello di Milano.
Medesime considerazioni valgono anche in punto risarcimento del danno, in quanto il Giudice di primo grado ha stabilito una provvisionale immediatamente esecutiva che dovrà essere versata solo nell'ipotesi in cui la responsabilità penale della donna verrà accertata con sentenza definitiva.
Ci preme sottolineare come la vicenda da Voi narrata sia considerarsi complessa e dolorosa non solamente per la parte civile ma anche per gli imputati che per anni hanno vissuto una situazione di grave disagio.
Vi invitiamo, pertanto, a rettificare quanto riportato nel Vostro articolo con preghiera di pubblicazione ai sensi dell'art. 8 della legge n. 47/48.

In ogni caso, ci si riserva ogni azione a tutela dei nostri assistiti.

Distinti saluti

Avv. Mauro Lotumolo    Avv. Federica Rocca



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