Crisi Bystronic, raggiunto l’accordo con Fiom Cgil per i 150 lavoratori coinvolti nei licenziamenti collettivi
Definito un piano che include riassunzioni temporanee, incentivi all'uscita e ricollocazione professionale. Romano e Negri (Pd): «ora serve una norma che limiti la possibilità di delocalizzare da un giorno all'altro»
28 novembre 2024
È stato firmato mercoledì 27 novembre in Assolombarda l’accordo tra la Fiom Cgil e la multinazionale svizzera Bystronic, che riguarda i 150 lavoratori interessati dal licenziamento collettivo annunciato lo scorso ottobre. L’intesa rappresenta un compromesso tra le esigenze aziendali e la tutela dei dipendenti, con soluzioni diversificate per affrontare la complessa fase di transizione.
Dei 150 dipendenti iniziali, 7 hanno già lasciato l’azienda per nuove opportunità professionali. Per i restanti 143, il piano prevede due percorsi distinti. Bystronic selezionerà 43 lavoratori, in base alle loro qualifiche, che resteranno in azienda per 24 mesi, mantenendo lo stesso trattamento economico. A questa permanenza potrebbe aggiungersi una proroga di ulteriori 6 mesi, qualora la multinazionale dovesse avviare nuove procedure di licenziamento.
Per gli altri 100 lavoratori, è prevista la possibilità di lasciare l’azienda entro la fine di gennaio, beneficiando di un incentivo economico pari ad almeno un anno di stipendio. Questa opzione è particolarmente interessante per chi ha già trovato un nuovo impiego. Chi invece non avrà ancora una nuova occupazione potrà rimanere in Bystronic fino al 28 febbraio 2025, data dell’ultima finestra utile per aderire agli incentivi.
Per coloro che usciranno definitivamente dall’azienda senza aver trovato una nuova posizione, Bystronic si impegna a offrire il supporto di una società specializzata nella ricollocazione professionale. Il servizio, finanziato dall’azienda, accompagnerà ogni lavoratore fino alla firma di un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
L’accordo sarà ratificato ufficialmente il prossimo 6 dicembre in Regione Lombardia. Successivamente, il 10 dicembre è previsto un incontro presso il Tribunale del Lavoro di Milano, davanti al giudice incaricato, per concludere l’iter formale.
«L'accordo trovato tra Bystronic e le forze sindacali dimostra che l'azienda non si stava muovendo correttamente ed è dovuta correre ai ripari – commentano i consiglieri regionale del Pd Paolo Romano e Simone Negri che hanno seguito la vertenza fin dal principio -. La mobilitazione di lavoratrici e lavoratori, che ha visto un fronte comune delle forze politiche, delle amministrazioni comunali coinvolte ed il lavoro prezioso delle rappresentanze sindacali, è stata fondamentale. Ora occorre aprire una riflessione a livello europeo che, nel rispetto della concorrenza, limiti la possibilità di delocalizzare da un giorno all'altro – sottolineano i consiglieri dem -. Non stiamo parlando di realtà in fallimento o in difficoltà, ma di una società, la Bystronic Italia, che negli ultimi cinque anni è sempre stata in utile di esercizio: non è pensabile che grandi gruppi multinazionali schiocchino le dita e tolgano il lavoro a centinaia di famiglie».
28 novembre 2024