San Giuliano Milanese, il Comune azzera 13 mutui con 20 anni di anticipo
Debito comunale ridotto del 70% dal 2016, risparmiati 1,8 milioni di interessi e investiti oltre 56 milioni in servizi e manutenzioni
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28 novembre 2024
Il 25 novembre, il Consiglio Comunale sangiulianese, con il voto favorevole dei 18 consiglieri di maggioranza presenti e l’astensione dei gruppi di opposizione, ha approvato l’estinzione anticipata di ulteriori 2 mutui. Nel 2024, dunque, il Consiglio Comunale ha stanziato quasi 4 milioni di euro per azzerare, con un anticipo di 20 anni, ben 13 mutui stipulati precedentemente al 2009. Grazie a questa importante operazione, che consente di ridurre la rigidità del bilancio comunale, l’indebitamento scende dagli 8,1 milioni del 31.12.2016 ai 2,2 milioni del 31.12.2024; la spesa corrente per il rimborso delle rate dei mutui scende dai 750 mila euro del 2016 mutuo a 179 mila euro. Inoltre l’indebitamento residuo al 31.12.2024 per quasi il 50% è riferito ad interventi relativi all’estensione della rete idrica e fognaria ed annualmente è rimborsato da CAP HOLDING, abbassando il debito netto pro capite a 30 €. Altresì sono stati risparmiati oltre 1,8 milioni di interessi finanziari nei prossimi 20 anni. «Un percorso che parte dal 2016 – commenta il sindaco Marco Segala - e che ad oggi conferma l’efficacia della politica economica della nostra Amministrazione, basata sulla centralità della gestione delle entrate. Infatti, grazie al miglioramento della capacità di riscossione e dell’efficace lotta all’evasione tributaria, è stato possibile non solo risanare il bilancio dell’ente e ridurre del 70% il debito dei sangiulianesi, ma anche investire ingenti risorse per gli investimenti (oltre 56 milioni di euro in questi otto anni), migliorare i servizi socio-educativi, aumentare il livello delle manutenzioni e ridurre la pressione fiscale: ad oggi, infatti, oltre il 33% dei sangiulianesi non paga l’addizionale IRPEF. Siamo stati lungimiranti – conclude il primo cittadino - nel riflettere su come e dove impiegare le risorse di cui potevamo disporre grazie al considerevole avanzo economico disponibile. Abbiamo optato per una scelta che guarda alle generazioni future, senza penalizzare gli investimenti e i servizi».
28 novembre 2024