Rocca Brivio verso il rilancio: al via il piano strategico per entrare nella rete culturale metropolitana

Entro fine anno una commissione di esperti definirà il futuro del complesso storico al confine tra San Giuliano e Melegnano. L’obiettivo: fruibilità, sostenibilità e sinergie tra pubblico e privati

Si apre un nuovo capitolo per Rocca Brivio, storico complesso monumentale nel cuore del Parco agricolo Sudmilano e simbolo culturale del territorio. Entro la fine del 2025 sarà infatti elaborato un piano strategico per rilanciare la struttura e integrarla stabilmente nella rete culturale metropolitana. A guidare il percorso sarà una commissione tecnica che verrà istituita nel mese di luglio e che opererà per sei mesi. Il gruppo sarà composto da professionisti selezionati tramite un avviso pubblico lanciato da Città metropolitana di Milano che metteranno a disposizione le proprie competenze a titolo gratuito. In attesa dell’ufficializzazione dei nomi, è già previsto che nella commissione sieda un rappresentante per ciascuno dei cinque soci attuali della società proprietaria del bene: Gruppo Cap, con la maggioranza delle quote (51%), i Comuni di San Giuliano, San Donato e Melegnano, oltre all’associazione Rocca Brivio, da anni impegnata nella promozione di iniziative culturali all’interno della villa. Il piano dovrà muoversi su due direttrici fondamentali: accessibilità del bene e sostenibilità economica. Tra le ipotesi in campo, la costituzione di una fondazione pubblico-privata in grado di attrarre risorse e garantire una gestione stabile, aperta a collaborazioni e iniziative condivise. L’obiettivo è trasformare Rocca Brivio in un polo culturale vivo, aperto al territorio, capace di autofinanziarsi e di offrire una programmazione continuativa. Il percorso nasce da una mozione presentata nei mesi scorsi dai consiglieri metropolitani Marco Segala (sindaco di San Giuliano) e Giorgio Mantoan, approvata all’unanimità dal consiglio di Città metropolitana. Un segnale politico forte che ha restituito centralità al progetto dopo anni di immobilismo e incertezze sul destino del bene.