Mega raduni di auto customizzate a San Giuliano Milanese: la Polizia Locale denuncia l’organizzatore

Due ritrovi, tutti senza autorizzazioni, sono avvenuti in notturna nel mese di febbraio presso il parcheggio esterno dell’Ikea. Gli eventi venivano organizzati via social, attirando partecipanti da tutta la Lombardia

La mega folla di auto che ha trasformato il parcheggio dell'Ikea sangiulianese in un autodromo improvvisato

La mega folla di auto che ha trasformato il parcheggio dell'Ikea sangiulianese in un autodromo improvvisato

In poche settimane, un doppio raduno di auto modificate a San Giuliano ha attirato l’attenzione delle autorità, costringendo la Polizia Locale a intervenire e a denunciare un giovane di 23 anni originario di Dovera. Gli eventi, svoltisi a febbraio nel parcheggio dell’Ikea, hanno visto centinaia di veicoli partecipare a manovre spericolate e accelerazioni improvvise, trasformando uno spazio ordinario in un autodromo clandestino, degno della saga cinematografica di “Fast and Furious”. Il promotore, noto per la sua attività sui social network, aveva saputo attirare un pubblico numeroso e variegato, composto principalmente da giovani appassionati di motori truccati. La passione per le auto modificate si è così fusa con la ricerca di adrenalina, dando vita a manifestazioni che hanno visto il suolo pubblico occupato senza alcuna autorizzazione. Le esibizioni, accompagnate da una musica ad alto volume, hanno generato non pochi disagi per i residenti della zona, che si sono trovati a dover sopportare il rumore assordante e le sgommate notturne. L’assenza di piani di sicurezza e di un coordinamento con le forze dell’ordine ha reso evidente come alla base del raduno vi fosse una logistica improvvisata e al di fuori dei canali ufficiali. Il sindaco di San Giuliano, Marco Segala, ha commentato la vicenda: «Non c’era alcun permesso rilasciato dal Comune. Grazie alle segnalazioni e all’intervento celere delle forze dell’ordine, siamo riusciti a identificare l’organizzatore, ponendo fine a una situazione che causava notevoli disagi ai nostri cittadini». La denuncia si basa sulla violazione delle normative che regolano l’organizzazione di eventi pubblici e l’omissione degli avvisi di legge previsti dal testo unico sulla pubblica sicurezza. Il caso si inserisce in un contesto di crescente utilizzo dei social media per l’organizzazione di eventi non autorizzati, dove l’entusiasmo e la voglia di spettacolo spesso superano il rispetto delle leggi. Ora, il giovane promotore potrebbe dover affrontare sanzioni più gravi in caso di recidiva, mentre le autorità si impegnano a monitorare da vicino eventi simili in futuro.