San Giuliano, Bystronic, il Tribunale del Lavoro di Milano congela i 150 licenziamenti, mentre i sindacati e l’azienda sono chiamati a negoziare

La decisione della multinazionale svizzera, comunicata l’11 ottobre senza preavviso, ha innescato un’ondata di proteste e azioni legali, culminate con un primo risultato positivo

Lo stabilimento Bystronic di San Giuliano Milanese vive giorni di profonda incertezza, dopo l’annuncio di chiusura che ha scosso i 150 lavoratori impiegati nei siti produttivi locali. La decisione della multinazionale svizzera, comunicata l’11 ottobre senza preavviso, ha innescato un’ondata di proteste e azioni legali, culminate con un primo risultato positivo: il Tribunale del Lavoro di Milano ha sospeso i licenziamenti per venti giorni.

Il giudice ha chiesto alle parti coinvolte di tentare un accordo entro pochi giorni, segnando il 18 novembre come data chiave per la presentazione di una relazione sull’esito dei colloqui. Il segretario della Fiom Milano, Giovanni Ranzini, ha commentato: «In questa fase vediamo positivo quanto è emerso dalla prima udienza, con la possibilità di aprire un tavolo in un territorio neutro dove difenderemo i diritti dei lavoratori».

Il dramma dei lavoratori e il sostegno della comunità

La crisi ha coinvolto non solo i dipendenti, ma anche le comunità di San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele, sedi degli stabilimenti. I consigli comunali delle due città, insieme a quelli di Vizzolo Predabissi, Melegnano e delle istituzioni regionali e metropolitane, hanno approvato documenti di solidarietà per i lavoratori. Tuttavia, il clima resta teso: manifestazioni e presidi si susseguono, evidenziando la rabbia e la preoccupazione di chi rischia di perdere il lavoro.

Prospettive e soluzioni

Nel caso in cui l’azienda non receda dalla sua posizione, i sindacati puntano a mitigare l’impatto sociale della chiusura. «Chiederemo l’uso di ammortizzatori sociali e strumenti di ricollocazione efficaci», ha spiegato Ranzini. Ma il tempo stringe, e l’esito delle trattative rimane incerto.

Il futuro della Bystronic si intreccia così con le speranze di un territorio che non vuole perdere uno dei suoi poli produttivi più importanti, simbolo di eccellenza industriale e fonte di sostentamento per molte famiglie.