Bystronic: spiragli nella trattativa sui licenziamenti di San Giuliano e Pieve Emanuele
Sindacati e multinazionale si sono seduti per la prima volta attorno a un tavolo per trattare. Se da un lato l’azienda resta intenzionata a licenziare, la Fiom chiede riassunzioni e ricollocamenti. A breve Bystronic formulerà una proposta scritta

19 novembre 2024
Lunedì 18 novembre, dopo una lunga e intensa riunione tra la Cgil Fiom e la multinazionale svizzera Bystronic, si è aperto uno spiraglio di trattativa per i 150 dipendenti dei siti produttivi di San Giuliano Milanese e Pieve Emanuele, al centro di una procedura di licenziamento collettivo. Sebbene la multinazionale resti determinata a chiudere entrambi gli stabilimenti, si è delineata la possibilità di una parziale riassunzione dei lavoratori a parità salariale all’interno di società del gruppo Bystronic. Per i dipendenti che non rientrerebbero in questa soluzione, il sindacato ha avanzato richieste precise: un servizio di ricollocazione finanziato dall’azienda e un indennizzo per compensare il periodo di disoccupazione. La Bystronic si è impegnata a formulare una proposta scritta, che sarà inviata alla Fiom. Tale documento sarà sottoposto ai lavoratori nel corso di un’assemblea, offrendo loro la possibilità di integrarlo ed emendarlo. Il percorso negoziale proseguirà quindi presso il Tribunale del Lavoro di Milano. Il giudice, che la settimana scorsa aveva congelato la procedura di licenziamento, valuterà i progressi del confronto tra le parti. Se la proposta di Bystronic dovesse ricevere un parere positivo dai lavoratori, l’avvocato della Fiom chiederà una proroga dei tempi per finalizzare un accordo che tuteli il maggior numero possibile di dipendenti. Al termine della riunione, il segretario Fiom Milano, Giovanni Ranzini, ha espresso determinazione: «Il nostro traguardo è puntato sul futuro di ciascuno di questi lavoratori e delle loro famiglie. L’obiettivo principale è che vengano tutti assunti a tempo indeterminato all’interno del Gruppo Bystronic o in altre aziende, individuate tramite il servizio di ricollocazione, per garantire una reale prospettiva per il futuro». Mentre le trattative entrano in una fase cruciale, il destino dei lavoratori di San Giuliano e Pieve Emanuele rimane appeso al filo di un delicato compromesso tra le richieste sindacali e le scelte strategiche della multinazionale.
19 novembre 2024