Casa, lavoro e dignità: nel Sud-Est Milano nasce la nuova Agenzia per l’Abitare

Microcrediti, affitti calmierati e interventi d’urgenza: i Comuni dell’Ambito di San Giuliano lanciano un modello innovativo per combattere la povertà abitativa

Non più solo case popolari. Con il progetto C.A.S.A. (Comuni per l’Abitare Sostenibile e Accessibile), i nove Comuni dell’Ambito Sociale di San Giuliano Milanese (Carpiano, Cerro al Lambro, Colturano, Dresano, Melegnano, San Donato Milanese, San Giuliano Milanese, San Zenone al Lambro e Vizzolo Predabissi), inaugurano una nuova fase nelle politiche abitative. L’obiettivo è costruire un sistema coordinato che offra risposte personalizzate alle situazioni di disagio economico e sociale, coinvolgendo una fitta rete di soggetti pubblici e privati.

Un’agenzia per uscire dall’emergenza

L’Agenzia per l’Abitare sarà lo strumento operativo attraverso cui intercettare e risolvere le problematiche abitative, anche le più complesse. Ogni cittadino in difficoltà sarà seguito da un’équipe multidisciplinare, l’Equipe Trasversale per l’Autonomia, che costruirà progetti su misura, puntando non solo sull’assistenza, ma sull’autonomia. Il focus è capire dove si è inceppato il percorso di vita e attivare strumenti concreti per ripartire.

Il microcredito che restituisce dignità

Tra gli strumenti messi in campo spicca il microcredito sociale, promosso in sinergia con Fondazione Welfare Ambrosiano. Un aiuto economico che non si esaurisce nel prestito, ma prevede un percorso formativo e di accompagnamento. «La restituzione del prestito è parte del processo: restituisce dignità e consapevolezza a chi lo riceve», ha sottolineato la direttrice Heidi Ceffa durante la conferenza stampa di presentazione.

Emergenze abitative: una risposta immediata

Per chi si ritrova improvvisamente senza casa, l’Agenzia è pronta ad attivare un pronto intervento sociale: nei casi di sfratto, il Comune gestirà la prima accoglienza, ma sarà l’Agenzia a garantire una sistemazione d’emergenza di cinque giorni e a cercare una soluzione più stabile. Un servizio pensato per rispondere all’urgenza, ma anche per costruire un nuovo inizio.

Recuperare le case vuote per affitti accessibili

Uno dei fronti più strategici è quello del recupero degli alloggi sfitti. Sono 1.633 le unità abitative inutilizzate nei Comuni dell’Ambito. L’Agenzia intende coinvolgere i proprietari privati offrendo loro strumenti e assistenza, promuovendo affitti a canone concordato e creando una cultura dell’affitto sostenibile. Fondamentale sarà il ruolo di mediazione tra proprietari e inquilini, per costruire rapporti stabili e duraturi.

Un fondo contro gli sfratti

Per prevenire le morosità e sostenere chi fatica a pagare il canone, verrà istituito un Fondo Garanzia Affitti di Ambito, che coprirà in parte i pagamenti ai proprietari, rassicurandoli e incentivandoli ad affittare anche a persone in condizioni economiche fragili. Si tratta di una misura chiave per rafforzare il mercato abitativo sociale e renderlo più inclusivo.

Un osservatorio dentro le case popolari

Gli assistenti sociali dell’Agenzia visiteranno direttamente gli alloggi SAP (Servizi Abitativi Pubblici) dei nove Comuni per valutare le condizioni di vita degli assegnatari, raccogliere dati, monitorare eventuali morosità e capire se esistono margini per l’autonomia. Questo lavoro di ascolto e osservazione sarà anche un prezioso strumento di programmazione per i Comuni.

Una nuova cultura dell’abitare

C.A.S.A. non si limita a offrire aiuti, ma intende promuovere una vera e propria trasformazione culturale. Attraverso corsi sull’educazione finanziaria, percorsi di reinserimento lavorativo (in collaborazione con Afol), e interventi per i giovani che hanno abbandonato la scuola, il progetto punta a restituire alle famiglie non solo un tetto, ma una prospettiva. Il tutto all’interno di una visione integrata dove casa, lavoro, dignità e futuro camminano insieme.