Ancora brutte notizie per il Comune di San Giuliano e le sue casse, a causa di una recente sentenza della Corte d’Appello circa alcuni espropri realizzati ormai quasi 15 anni orsono per l’edificazione di case popolari. Era il 2001 quando il Cimep, il Consorzio Intercomunale Milanese per l'Edilizia Popolare, espropriò alcuni terreni agricoli a Sesto Ulteriano per la realizzazione di alcune palazzine a canone calmierato, allora Legge 167. Il proprietario dei terreni agricoli, però, avviò una battaglia legale che è proseguita nel corso di questi anni. Per circa una decennio tale contenzioso è stato proprio nei confronti del Cimep dopodiché, a partire dal 2011, anno di messa in liquidazione del Consorzio, ad esso è subentrato il Comune di San Giuliano. Nelle scorse settimane la Corte d’Appello si è infine pronunciata e la sentenza emessa è suonata come una doccia fredda per il Comune sangiulianese, condannato all’esborso di circa 4mln di euro, che solo in parte potranno essere coperti dall’acquisizione del diritto di superficie da parte degli inquilini. Oltre a questa cifra, nei giorni scorsi il Tribunale di Lodi aveva condannato l’ente a pagare ulteriori 4mln alla ditta Sister Scarl, in merito a lavori commissionati da Genia ma di fatto mai saldati, sebbene il Comune abbia già annunciato ricorso. A ciò si aggiunge poi lo “spauracchio” dei 5mln di risarcimento chiesti da Amsa riguardo l’appalto sull’igiene ambientale. Tale stato di cose dipinge quindi un quadro a tinte fosche per le finanze di San Giuliano, che per evitare il dissesto sarà costretto ad arditi equilibrismi.