Il Golfo Agricolo di Segrate diventa ufficialmente un patrimonio pubblico

Domenica 13 ottobre la cerimonia ufficiale di consegna dell’area al Comune da parte della società “2C Sviluppo Immobiliare” e un grande spettacolo di mongolfiere

Una vista dall'alto del Golfo Agricolo

Una vista dall'alto del Golfo Agricolo

2C Sviluppo Immobiliare, società italiana attiva nella trasformazione e rigenerazione urbana di aree industriali dismesse e degradate nell’area metropolitana di Milano, ha ceduto al Comune di Segrate l’area conosciuta come “Golfo Agricolo”, polmone verde di circa 700mila mq tra i quartieri di Milano 2 e Rovagnasco. Il Golfo Agricolo diventa quindi patrimonio pubblico e, per celebrare questo importante risultato, domenica 13 ottobre alle ore 15:00 è in programma una giornata di festa caratterizzata da un ricco programma di eventi e uno spettacolo di mongolfiere, che sorvoleranno l’intera area, consentendone la visione dall’alto. «Il Golfo Agricolo diventa di tutti i segratesicommenta il sindaco Paolo Micheli -. È un'eredità per le generazioni future. La nostra vittoria su una possibile distruzione ambientale è la conclusione di un viaggio lungo e difficile durato oltre 20 anni. Vanno ricordati tutti i protagonisti di questa bella storia di tutela del territorio: il comitato cittadino “Salviamo il Golfo Agricolo”, Legambiente, il WWF e tutti i segratesi che hanno condiviso una speranza nel futuro». Per l'amministrazione comunale si tratta di un passaggio storico a beneficio della comunità segratese che con questa operazione ha acquisito la parte più rilevante e strategica dell'area verde. Da oltre 20 anni l’area è stata oggetto di un aspro confronto pubblico, sfociato in un ricorso al TAR e in una sentenza del Consiglio di Stato che nel 2015 annullò l'allora vigente Piano di Governo del Territorio che ne concedeva l'edificabilità. La parte principale del Golfo Agricolo, storicamente di proprietà di alcuni privati, negli scorsi mesi è stata riscattata da 2C Sviluppo Immobiliare per poi esser ceduta al Comune nell’ambito di una più ampia operazione di perequazione immobiliare partita dalla rigenerazione dell’area industriale Ex Cise di Redecesio (75mila metri quadrati). Proprio in quest’area, abbandonata da oltre 25 anni, sarà avviata nei prossimi mesi la costruzione di un moderno Data Center.