Ancora un rave party, cioè una festa di massa non autorizzata in capannoni dismessi, ha interessato il Sud-Est Milano. Questa volta è toccato a Settala dove, nella notte tra sabato 23 e domenica 24 novembre, circa mille persone provenienti da tutta Italia sono confluite nei magazzini abbandonati della Tnt Traco, in via Fratelli Rosselli. Nel pomeriggio di sabato gli organizzatori per primi sono entrati nei 10mila mq dismessi al confine con Rodano per montare le luci e l’impianto audio. Poi, attorno alla mezzanotte, mobilitati da un tam tam su chat e gruppi chiusi dei social network, i partecipanti hanno iniziato a confluire nell’area dismessa per prendere parte allo sballo fatto di musica a tutto volume, alcol e, con ogni probabilità, anche stupefacenti. Ad accorgersi di quanto stava accadendo è stata una pattuglia dei carabinieri di Peschiera che ha subito richiesto l’appoggio dei colleghi della Compagnia di San Donato. I militari hanno preferito non fare irruzione e procedere allo sgombero per ovvie ragioni di sicurezza, tanto delle persone presenti, che avrebbero potuto ferirsi nel fuggi fuggi generale, quanto per se stessi. Per questo si è deciso di tenere l’area costantemente sotto controllo sino al termine dell’evento clandestino. All’alba di domenica le prime persone hanno iniziato ad abbandonare l’area, ma la zona è stata sgomberata totalmente solo nel pomeriggio. In passato altri rave party “colossali” hanno avuto come teatro il Sud-Est Milano. Il più nefasto, qualche anno fa, si era tenuto all’interno dell’ex cartiera tra Peschiera e Mediglia, dove un ragazzo era deceduto per il crollo del tetto su cui era salito. Altre 500 persone erano invece accorse all’ex Neon di via Buozzi a San Donato, così come circa 700 partecipanti avevano affollato un vecchio capannone a Sesto Ulteriano.